Le attese erano per tassi fermi al 6% in Indonesia e alla fine così è stato. La Banca centrale indonesiana, infatti, ha ancora una volta deciso di non toccare il costo del denaro. Questo è stato ancora una volta motivato principalmente con la volontà di proteggere la rupia. Cercare di non far perdere terreno alla rupia è anche un modo per evitare di importare inflazione controllando così il carovita e mantenendolo all'interno dell'intervallo obiettivo compreso tra l'1, 5% e il 3,5%.
La Banca centrale è attenta dunque non solo al carovita, ma anche a tutte le variabili che potrebbero influenzarlo, come il tasso di cambio, ma temporeggia tenendo conto delle decisioni della Fed. Un taglio dei tassi in Indonesia, in anticipo rispetto agli Stati Uniti, creerebbe infatti delle pressioni sulla rupia. Le future mosse della Banca centrale indonesiana dipenderanno quindi molto anche dalle decisioni della Fed: uno slittamento nell'inizio del taglio dei tassi negli Stati Uniti avrebbe come conseguenza anche quello di ritardare il taglio dei tassi in Indonesia.
I bond in rupie indonesiane non sono all'acquisto, mentre per le azioni controlla i nostri portafogli.