A febbraio negli Stati Uniti sono stati creati 275.000 posti di lavoro, battendo le attese fissate a 198.000 unità (erano state 229.000 a gennaio). I posti di lavoro creati nel settore privato sono stati invece 223.000, anche in questo caso superiori alle attese di 160.000 unità (a gennaio erano stati 177.000). Il mercato del lavoro Usa continua ad essere dunque resiliente.
C’è da notare che c’è stata una revisione al ribasso dei dati di gennaio, quindi in totale sono stati creati meno posti di lavoro di quanto stimato il mese scorso, ma si tratta di un rallentamento. La retribuzione oraria media è aumentata dello 0,1% rispetto a gennaio e del 4,3% rispetto a un anno fa. Seppur il dato mensile è sotto le attese (+0,2%), i salari continuano a crescere più speditamente dell’inflazione, mantenendo forte il potere d’acquisto delle famiglie.
È aumentato invece il dato sulla disoccupazione, dal 3,7% al 3,9%, ma i dati hanno mostrato che parte dell’aumento del tasso di disoccupazione è dovuto al fatto che vi erano più persone che entravano nel mercato del lavoro.
I dati confermano la visione della Fed: nessuna fretta nel tagliare i tassi.