L‘inflazione norvegese mostra un calo inatteso a febbraio, facendo così respirare la Banca centrale. L’inflazione di fondo è scesa infatti al 4,9% annuo, rispetto dal 5,3% di gennaio che era anche il dato atteso dal mercato – la Banca centrale si aspettava un 5,5%. L’indice generale un 4,5%, in calo rispetto al 4,7% di gennaio e sotto le attese che prevedevano un rialzo a 4,9%.
La Norges Bank è intenzionata a tagliare i tassi solo a fine anno, ma il dato sull’inflazione di febbraio sta alimentando attese sui mercati di tagli che potrebbero arrivare prima di quella data. Benché il dato di febbraio sia certamente una notizia positiva, che dimostra un carovita norvegese sul sentiero del ribasso ormai in maniera stabile, l’inflazione rimarrà comunque alta per un periodo di tempo lungo – l’obiettivo è il 2% - e questo fa propendere per tassi fermi per molti mesi ancora. A questo poi si aggiunge che la stessa Banca centrale teme un taglio dei tassi prematuro, che rovinerebbe i piani contro il carovita.
Tenendo conto di tutto ciò, il taglio dei tassi d’interesse arriverà a dicembre 2024. I dati di febbraio son positivi, ma non spostano gli equilibri. Quando agli investimenti, tutto è confermato.