In Giappone l'attività economica nel 1° trimestre è scesa dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti. Già nel 3° trimestre 2023 era sceso dello 0,9% e nel 4° era rimasto stagnante.
Questa scarsa performance economica è dovuta principalmente al calo dei consumi delle famiglie. Il caro-prezzi ha fortemente influenzato il potere d'acquisto delle famiglie, che di conseguenza riducono i consumi. Anche gli investimenti delle imprese sono diminuiti nei primi tre mesi dell’anno. DA ultimo, le esportazioni sono scese del 5%.
Le autorità giapponesi vogliono però essere rassicuranti. I significativi aumenti salariali concessi dalle grandi aziende giapponesi ripristineranno il potere d’acquisto delle famiglie. Ma non vi è alcuna garanzia che ciò sia sufficiente a rilanciare in modo sostenibile i loro consumi, perché non tutti i lavoratori giapponesi beneficeranno di un aumento della loro retribuzione. L’economia giapponese è infatti sempre più divisa in due. Da un lato ci sono i grandi gruppi esportatori e il settore del turismo che approfittano della debolezza dello yen per realizzare profitti record. D’altro canto, in Giappone sono attive anche aziende di piccole e medie dimensioni, che soffrono l’aumento dei costi delle importazioni e non possono essere generose come le multinazionali con i loro lavoratori.
Lo sviluppo economico dei prossimi trimestri in Giappone è incerto. La crescita del Pil dovrebbe essere debole quest’anno, intorno all’1%. Interessante è invece la Borsa di Tokio, dove sono quotate le grandi aziende che beneficiano della debolezza dello yen. Acquista il 10% delle azioni giapponesi, indipendentemente dal tuo portafoglio. Le obbligazioni in yen, che dovrebbero riprendersi rispetto all'euro, rappresentano una piccola diversificazione interessante al 5%.