La nuova stima del Pil degli Stati Uniti del primo trimestre mostra dati sotto le attese e inferiori a quelli della stima precedente.
La crescita è stata pari all'1,3% contro il +1,6% della stima precedente. La revisione odierna ha mostrato alcune voci migliori di quanto previsto in precedenza, ma anche altre che invece sono andate peggio. I consumi sono stati rivisti al ribasso: anziché +2,5% sono cresciuti del 2%. Essendo i consumi la colonna portante dell'economia Usa, questa revisione ha zavorrato il dato generale. A nulla è servita infatti la revisione al rialzo del dato sugli investimenti, con quelli non residenziali rivisti al 3,3% dal 2,9% e quelli residenziali al 15,4% dal 13,9%.
L'indice dei prezzi per spese personali, uno degli indicatori preferiti sul carovita della Fed, nel primo trimestre è cresciuto del 3,3%, dunque leggermente più basso del 3,4%. Il quadro si completerà domani con il dato sull'indice delle spese personali di aprile, che sarà molto utile per capire come si sta muovendo il carovita negli Stati Uniti.
Quelli odierni sono dati che non spostano di molto le attese di mercato: niente taglio a giugno e nemmeno a luglio.