Se le dichiarazioni della Banca centrale norvegese sono state da falco, quelle della Bank of England possono definirsi più da colomba. I tassi sono stati, senza alcuna sorpresa, invariati al 5,25%, ma il governatore della Banca centrale ha definito “una buona notizia” il ritorno dell’inflazione al 2% obiettivo. Ovviamente non è stato sufficiente per far abbassare i tassi già in questa riunione, anche perché la Banca centrale inglese, come tutte le sue colleghe, vuole vedere altre prove ed avere più certezze prima di abbassare, seppur di poco, la guardia nei confronti del carovita.
Il rallentamento dei prezzi e la disoccupazione in aumento, però, portano a pensare che le pressioni inflazionistiche saranno minori in futuro e quindi le attese di mercato iniziano a stimare una maggiore probabilità di un taglio dei tassi già in estate. Secondo i mercati ci sono ora il 50% di possibilità di un primo taglio nella riunione di agosto.
I bond in sterline non sono all'acquisto. Per le Borse, invece, controlla i portafogli.