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Brasile tra inflazione, Banca centrale e deficit. Come districarsi?

Brasile: inflazione, tassi, deficit

Brasile: inflazione, tassi, deficit

Data di pubblicazione 13 giugno 2024
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Brasile: inflazione, tassi, deficit

Brasile: inflazione, tassi, deficit

A maggio l'inflazione ha rialzato la testa, più delle attese, mentre le politiche fiscali preoccupano gli investitori. Ecco come destreggiarsi con gli investimenti in azioni e obbligazioni

L'inflazione brasiliana a maggio è salita, raggiungendo il 3,93%, superando così le stime di 3,88%. Gli aumenti dell'inflazione di fondo, invece, rimangono ancora contenuti, ma, nonostante ciò la Banca centrale brasiliana dovrebbe decidere di non toccare più i tassi di interesse nella riunione della prossima settimana, lasciandoli al 10,5%.

Infatti, se una parte degli aumenti di maggio sono anche imputabili alle inondazioni che hanno colpito una parte del Paese, ciò che rappresenta il maggior rischio per l'inflazione sono i possibili stimoli fiscali che il governo potrebbe mettere in campo nei prossimi mesi. Se infatti si iniziano a formulare attese per un’inflazione più alta, poi queste fanno aumentare effettivamente i prezzi e la Banca centrale vuole evitare proprio questo.

Sempre a proposito delle politiche fiscali, seconodo le dichiarazioni del presidente Lula, la riduzione dei tassi di interesse e un miglioramento delle modalità di riscossione delle imposte saranno sufficienti a ridurre i deficit. Gli investitori non sembrano però apprezzare questo ragionamento. Sono infatti ben consapevoli che, senza un programma credibile per ridurre i deficit pubblici e consolidare le finanze, i rendimenti obbligazionari non scenderanno.

E questa non è solo teoria, ma è quanto avvenuto negli ultimi mesi. I tassi ufficiali brasiliani sono scesi dall'11,75% di fine 2023 all’attuale 10,5%, ma nel frattempo i rendimenti dei titoli del Brasile a 10 anni sono saliti da circa il 10,4% di fine 2023 al 12,1% di oggi. La ragione di ciò è il fatto che, mentre il ministro delle Finanze sta moltiplicando i suoi sforzi per raggiungere un pareggio primario (il saldo tra entrato ed uscite esclusi gli interessi sul debito), il Congresso brasiliano sta bloccando le misure proposte finora.

Di fronte a questa incertezza, gli investitori preferiscono attendere una maggiore chiarezza su come il Brasile riuscirà a far quadrare i conti pubblici. Questo pesa sul debito brasiliano, sul real, ma anche sul mercato azionario. Conveniente in questa fase e molto promettente, ma anche molto volatile, quest'ultimo è presente in uno solo dei nostri portafogli. I bond in real sono invece da mantenere.