In Corea del Sud i prezzi continuano a conoscere una traiettoria discendente e così si può prendere in considerazione un taglio nei tassi in questo 2024. Il carovita è infatti aumentato del 2,7% annuo, decelerando dal calo del 2,9% di aprile (attese a +2,8%). L’inflazione di fondo, invece, ha fatto segnare un +2,2% annuo, mettendo così a segno il terzo rallentamento di fila. Secondo la Banca centrale è probabile che il rallentamento continui, ma ci vorrà del tempo prima che si arrivi all’obiettivo del 2%. Questo però non significa che non si possa iniziare a considerare un taglio nei tassi d’interesse. Molto importante sarà anche la tempistica della diminuzione nel costo del denaro da parte della Fed, ma è possibile che dopo l’estate ci possa essere una prima mossa.
E nonostante la Banca centrale abbia tenuto i tassi fermi al 3,5%, l’economia ha continuato a crescere, facendo anche più delle attese. Il Pil del primo trimestre è stato confermato in crescita dell’1,3%, confermando così la stima preliminare che aveva nettamente sorpreso il mercato (che si attendeva +0,6%).
In questo contesto, i bond in won coreani non sono da acquistare, mentre per la Borsa controlla i nostri portafogli.