L'inflazione della zona euro a maggio è stata confermata al 2,6% annuo, quella di fondo è stata anch'essa confermata al 2,9%. La stima definitiva non ha quindi portato sorprese e novità rispetto a quanto era stato comunicato al mercato con la stima preliminare. Si conferma dunque il rialzo dell'inflazione rispetto al mese precedente, che però non aveva bloccato la Banca centrale nell'abbassare i tassi nell'ultima riunione di inizio giugno, ma che porterà su sicuramente a riflettere e a guardare con molta attenzione i dati dei prossimi mesi per decidere cosa fare in futuro.
A livello geografico, i tassi più bassi si sono avuti in Lettonia (0%), Finlandia (0,4%) e Italia (0,8%). I tassi annuali più elevati sono stati registrati in Belgio (4,9%).
Dal punto di vista settoriale, il contributo maggiore è arrivato dai servizi, che da soli hanno contributo all’1,83% su un totale del 2,6%. Il dato non è irrilevante, tutt’altro: un’elevata inflazione dei servizi rappresenta una delle pressioni inflazionistiche più importanti.