News

Inflazione, quante ce ne sono? E quali guardare?

Le diverse misure dell'inflazione

Le diverse misure dell'inflazione

Data di pubblicazione 19 giugno 2024
Tempo di lettura: ##TIME## minuti

condividi questo articolo

Le diverse misure dell'inflazione

Le diverse misure dell'inflazione

C'è l'indice generale, quella di fondo e poi l'inflazione dei prezzi delle spese personali... Quali sono le differenze? E quali sono usate dalle Banche centrali?

Quando si parla di carovita ci sono diversi indici dei prezzi che vengono calcolati, pubblicati e utilizzati nelle analisi macroeconomiche e finanziarie. In Italia, per esempio, abbiamo l'indice dei prezzi al consumo, quello che di norma è citato dall'Istat per prendere in considerazione l'andamento dei prezzi nel nostro Paese. Esiste però anche l'indice FOI, per esempio utilizzato per le rivalutazioni del BTP Italia, e poi esiste l'indice dei prezzi al consumo armonizzato, che invece è quello che viene utilizzato da Eurostat per calcolare i prezzi e che viene pubblicato anche dalla nostra stessa gli Istat.

Ci sono poi le sottocategorie, le possiamo chiamare anche varianti, dello stesso indicatore: prendiamo in considerazione l'indice generale dei prezzi che comunemente chiamiamo inflazione. In tutto il mondo, partendo dall'indice generale dei prezzi e sottraendo quelli dei beni energetici e degli alimentari si arriva alla definizione della cosiddetta inflazione di fondo. L'inflazione di fondo viene considerata più significativa dell'andamento dei prezzi generale, perché elimina quelle due componenti più volatili, che in quanto tali possono sporcare la tendenza di fondo dei prezzi all'interno di un Paese. Le Banche centrali, non a caso, spesso guardano con molta più attenzione i dati sull'inflazione di fondo rispetto a quello dell'inflazione generale.

C'è poi la Fed, la Banca centrale americana, che calcola come chiunque l’indice generale dei prezzi e l’inflazione di fondo, che ha come indicatore preferito l'indice dei prezzi della spesa personale - che è anche il dato che pubblica nelle sue stime dopo le riunioni in cui decide cosa fare con i tassi di interesse. Come mai la Fed guarda con grande attenzione a questo indicatore? E come si differenzia dalla l'indice generale dei prezzi?

La vera differenza è: l'indice dei prezzi delle spese per i consumi personali è più dinamico rispetto all'indice dei prezzi al consumo, perché per come è costruito tiene conto delle effettive scelte dei consumatori in fatto di spesa, quindi anche dei cambiamenti nelle scelte di consumo. Rappresentando in maniera più corretta quelle che sono di volta in volta le reali scelte di consumo delle persone, è anche un indicatore più rappresentativo dell'andamento dei prezzi all'interno del Paese, perché rappresenta l'andamento dei prezzi dei beni dei servizi più acquistati e utilizzati dai consumatori. Rappresenta quindi i beni e i servizi per cui un cittadino americano spende i suoi soldi.