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Tassi eurozona: quell'indicatore che la Bce guarda con tanta attenzione...

Salari e costo del lavoro

Salari e costo del lavoro

Data di pubblicazione 14 giugno 2024
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Salari e costo del lavoro

Salari e costo del lavoro

...per prendere le sue decisioni mostra che le pressioni sui prezzi sono ancora elevate

Tra i vari indicatori monitorati dalla Banca centrale europea per le sue decisioni di politica monetaria, c'è anche il costo del lavoro. Come avviene anche per altre variabili, ci sono diversi indicatori significativi dell'andamento del costo del lavoro all'interno della zona euro e oltre alla crescita dei salari vi è anche la compensazione per addetto. Si tratta di una misura che non tiene conto solo del salario, ma anche dei bonus, degli straordinari…

È una misura quindi che considera il pacchetto retributivo completo, non soffermandosi solo sulla componente monetaria fissa. È importante tenere conto di tutti i fattori che intervengono a remunerare un lavoratore, perché dal lato delle imprese questo rappresenta il costo totale, ma determina anche il reale potere d'acquisto e quindi di spesa del lavoratore.

E guardando come sta evolvendo questo costo all'interno di eurolandia, i dati del primo trimestre hanno mostrato non solo un'ulteriore crescita, ma anche un’accelerazione rispetto al trimestre precedente. L'indicatore è cresciuto del 5,1% su base annuale nel primo trimestre del 2024, mentre nel quarto trimestre del 2023 la crescita era stata del 4,9%.

Cosa significa tutto questo per la Bce e soprattutto per i tassi nella zona euro? Dopo il rialzo di maggio dell'inflazione, questi dati mostrano come i salari siano uno dei fattori più critici in questo momento per il processo disinflazionistico: con una crescita dei salari di questo livello le pressioni sui prezzi permarranno nei prossimi mesi. Questo rende più accidentato il percorso di disinflazione all'interno della zona euro e quindi più complesso il lavoro della Banca centrale europea. Non per nulla nell'ultima riunione, quando sono stati tagliati i tassi di interesse, la Bce non si è voluta sbilanciare in nessun modo sulle prossime mosse, ripetendo che si ragionerà di volta in volta. La motivazione principale è proprio nei dati di cui abbiamo appena parlato.