La Bank of England entra a far parte del club delle Banche centrali che tagliano i tassi d’interesse. La Banca centrale inglese, infatti, ha deciso di ridurre il costo del denaro, dal 5,25% al 5%, perché le pressioni inflazionistiche si sono allentate a tal punto da potersi permettere un allentamento nel costo del denaro. Tuttavia, questa prima riduzione non apre automaticamente una serie di tagli.
La Bank of England ha rifiutato di dare una tabella di marcia prestabilita, ma visto che la sua priorità è di assicurarsi che l'inflazione resti bassa, bisogna fare attenzione a non tagliare i tassi di interesse troppo in fretta o troppo e si ragionerà, quindi, di riunione in riunione sul da farsi.
Dopo tutto, anche se l’inflazione è tornata in linea con l’obiettivo, le pressioni inflazionistiche rimangono elevate. L’inflazione dei servizi viaggia ancora su livelli particolarmente elevati (5,7% annuo) e l’economia britannica si sta riprendendo anche più velocemente di quanto previsto dalla recessione, tanto che la Bank of England ha alzato le stime di crescita per il 2024 all'1,25% dallo 0,5%. La stessa Banca centrale prevede un rialzo dell’inflazione da qui a fine anno.
I bond in sterline non sono all’acquisto. Diversa è la situazione delle azioni: controlla nei portafogli la loro presenza e il loro peso.