L'inflazione dell'euro si è confermata al 2,5% a giugno, quella di fondo è anch’essa confermata, in questo caso al 2,9%. Si tratta di dati in linea con quanto comunicato dalla stima preliminare.
L’unica novità arriva dal dato mensile dell’inflazione di fondo, che ha fatto segnare +0,4%, come a maggio, ma che risulta essere superiore al + 0,3% comunicato con la stima preliminare ed atteso dal mercato. A pesare in maniera preponderante è ancora una volta l’inflazione dei servizi, al 4,1%, che da sola ha generato l’1,84%, sul 2,5%, dell’inflazione.
Dalla lettura di oggi non ci sono elementi che possano convincere la Bce a tagliare domani i tassi.