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La Turchia diventa interessante?

Turchia: tassi fermi

Turchia: tassi fermi

Data di pubblicazione 02 luglio 2024
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Turchia: tassi fermi

Turchia: tassi fermi

Tassi ancora fermi per combattere l'inflazione, ma la lira si stabilizza

La Banca centrale turca ha scelto di mantenere invariati i tassi di riferimento, fissati al 50% dall'inizio della primavera. In questo modo intende controllare l'inflazione, che a maggio ha superato il 75%, anche se questo rallenterà inevitabilmente l'economia.

L'adozione di questa politica monetaria molto restrittiva è chiaramente gradita agli investitori. Dal 21 marzo la lira turca si è stabilizzata rispetto all'euro, mentre nell'anno precedente a questa decisione aveva perso il 40% del suo valore. Ciononostante, la Turchia continua a lottare per finanziarsi sui mercati del debito e il suo debito sovrano a 10 anni offre attualmente un rendimento del 28,7%. Questo perché gli investitori si chiedono se le autorità di Ankara continueranno a sostenere l'attuale politica monetaria quando l'economia diventerà meno dinamica.

Per il momento, la crescita non sta risentendo troppo di questo credito estremamente costoso: nel 1° trimestre, la Turchia ha comunque registrato una crescita annua del 5,7%. La domanda privata rimane forte e la lira debole sostiene la competitività dei prodotti turchi e le esportazioni ne beneficiano, crescendo dell'11,3% (in USD) a maggio raggiungendo un nuovo record. Tuttavia, un rallentamento è inevitabile: per risanare le finanze pubbliche, Ankara ha deciso di ridurre gli investimenti pubblici del 15% mentre il credito estremamente costoso finirà per raffreddare il dinammismo delle famiglie.

Anche se per il momento non stiamo investendo in Turchia, la stabilizzazione della lira è chiaramente un buon segno. Stiamo tenendo d'occhio questo mercato, che ha ancora un potenziale significativo.