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Salari zona euro: ecco come va questo dato fondamentale per la Bce

Salari, inflazione, Bce e tassi

Salari, inflazione, Bce e tassi

Data di pubblicazione 22 agosto 2024
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Salari, inflazione, Bce e tassi

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L'andamento delle retribuzioni all'interno della zona euro è molto importante, perché è un fattore che incide sull'inflazione e dunque sulle scelte della Bce. Cosa ci dice il dato sul secondo trimestre in ottica riunione di settembre della Banca centrale europea?

Il dato sui salari del secondo trimestre della zona euro era molto atteso, perché è un indicatore molto importante in chiave inflazione e dunque, di conseguenza, in chiave Bce.

Nel secondo trimestre le retribuzioni sono cresciute del 3,6% rispetto all'anno scorso e il dato è così in forte rallentamento rispetto alla crescita del 4,7% del primo trimestre.

Si tratta dunque di una buona notizia in chiave Bce, anche se la crescita dei salari non è da guardare in maniera slegata da altri, quali la produttività e i profitti aziendali. Un rallentamento della crescita salariale è positivo, ma si tratta comunque di una crescita ancora sostenuta: per evitare che questo si scarichi sui prezzi, è essenziale che crescano i profitti delle aziende e che la produttività aumenti. Purtroppo, quest’ultima è addirittura scesa.

Come leggere il tutto in chiave Bce? A settembre si può discutere di taglio dei tassi, ma la bassa produttività e l’inflazione dei servizi elevata consentono un taglio graduale del costo del denaro.