In Canada l'inflazione è tornata al 2%. Ad agosto, dunque, è stato centrato l'obiettivo della Banca centrale, Si tratta di un traguardo molto importante, non solo dal punto di vista simbolico. Il 2% di agosto, infatti, è inferiore a quanto atteso dal mercato, che si aspettava un 2,1%, ma soprattutto rappresenta una forte frenata rispetto a quanto fatto vedere a luglio, quando il carovita si attestava al 2,5%. Su base mensile i prezzi sono addirittura in negativo, dato che l'inflazione ha fatto segnare -0,2%.
I dati di agosto dimostrano come le pressioni inflazionistiche in Canada sono ormai tutte sotto controllo ed anzi, iniziano ad arrivare dei segnali, come per esempio un mercato del lavoro più debole, che fanno propendere più per un allentamento eccessivo dei prezzi e per un possibile rallentamento dell'economia.
Con questi dati e questa situazione ora la Banca centrale canadese (BoC) può spostare la sua attenzione al sostegno dell'economia. La BoC ha tagliato i tassi tre volte dallo scorso giugno e ora il costo del denaro è al 4,25%. Se la BoC aveva detto chiaramente che era intenzionata a proseguire con il taglio dei tassi di interesse, e quindi nella riunione del prossimo mese ci si attendeva già altro taglio dei tassi, dopo questi dati i mercati iniziano a scommettere sul fatto che la Banca centrale accelererà sul processo di allentamento monetario. Prende quindi vigore l'ipotesi che la BoC taglierà i tassi non più dello 0,25%, ma addirittura dello 0,5%.
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