Solo rialzi

Analisi obbligazionari
Analisi obbligazionari
Dopo l’annuncio di due settimane fa, con la quale la Bce aveva fatto sapere che a luglio i tassi saranno alzati, i rendimenti della zona euro sono saliti, soprattutto quelli dei titoli di Stato italiani, tanto che lo spread è arrivato a toccare anche quota 250 durante la giornata di martedì 14 giugno. La Bce ha cercato di correre ai ripari annunciando il giorno seguente di aver incaricato i suoi tecnici di studiare la soluzione per poter intervenire sugli spread, in caso di necessità. Questa è stata la vera novità, visto che la seconda parte dell’annuncio di quella riunione straordinaria, cioè il fatto che la Bce potrà utilizzare i soldi dei rimborsi dei titoli acquistati durante il piano anti-pandemico per comprare un numero maggiore di titoli di quegli Stati su cui lo spread sta salendo troppo, era già stata detta nella riunione di due settimane fa (vedi n° 1467). Questo annuncio ha subito fatto scendere lo spread a quota 210 punti, ma poi l’effetto è andando scemando attestandosi intorno ai 200 punti. Dopo tutto, quel che sarà lo scudo anti-spread, la forma, la portata e quindi gli effetti che potrà avere non si sanno. In questo contesto, il livello dei rendimenti offerti dai nostri BTp rimane interessante. Se segui i nostri consigli, da ormai quattro mesi già investi in BTp, perché l’Etf X-trackers II iBoxx Eurzn Gv Bd YP 1-3 (+0,1% la scorsa settimana) li ha in pancia. Sei dunque a posto così. Se invece vuoi per forza avere la singola obbligazione, allora da questa settimana puoi acquistare un singolo BTp, ma attenzione: per farlo devi seguire le condizioni di cui ti parliamo alle pagine 19-21. Esattamente come con l’Etf punti sui BTp in un contesto diversificato, anche tu che vuoi solo singole obbligazioni devi investire con un portafoglio di bond. Rispetta i titoli e le quantità che ti indichiamo: questo è il modo per sfruttare rendimenti più alti, ma tenendo sotto controllo il rischio. Deviare da quelle indicazioni, per esempio comprare più BTp di quanto segnalato, rende il tuo investimento non corretto dal punto di vista rischio/rendimento. Sul fronte dei bond ad altro rendimento, invece, tutto confermato con l’Etf Amundi high yield liquid (-2,7%).
L’inflazione negli usa galoppa
Alla fine la Fed, la Banca centrale Usa, ha alzato i tassi dello 0,75%. È stata l’esplosione dell’inflazione, all'8,6% a maggio, il livello più alto dal 1981, che ha spinto le autorità monetarie statunitensi ad accelerare l’aumento del costo del denaro. E non è finita qui. La Fed inasprirà la politica quanto necessario per riportare l'inflazione a un livello coerente con l’obiettivo ufficiale di un aumento annuo dei prezzi del 2%. Lo stesso governatore della Fed non ha, infatti, escluso un ulteriore aumento dello 0,75% nella prossima riunione di luglio, e il mercato ha subito fatto sua questa prospettiva, convincendosi che nella riunione del prossimo mese ci sarà un altro ritocco dello 0,75%. Dopo tutto, la maggior parte dei membri della Fed prevede un costo del denaro al 3,4% a dicembre contro solo l’1,9% delle loro previsioni di marzo. Di certo questa accelerazione nella stretta monetaria peserà sulla crescita, ma non a tal punto da far cadere in recessione l’economia Usa.
Alla luce di tutto questo, comunque, non modifichiamo il consiglio sui bond in dollari Usa e nemmeno sui singoli prodotti. Scegli l’Etf iShares $ treasury 1-3y acc B (+0,2%) per i titoli di Stato, mentre per i titoli ad alto rendimento puoi optare per un prodotto a scelta tra AXA WF US Dynamic HY bonds A (-3%) oppure iShares $ High Yield Corp Bond (-1,4%).
Rialzi anche in Brasile e prossimamente in Norvegia
Alla fine, anche la Banca centrale brasiliana ha alzato i tassi d’interesse, portandoli al 13,25%. L’Istituto brasiliano ritiene che, date le sue aspettative inflazionistiche e il rischio che un’eccessiva inflazione perduri poi stabilmente nel lungo periodo, sia opportuno continuare ad avanzare significativamente nel processo di stretta monetaria. E non è tutto, la Banca centrale ha anche sottolineato che persisterà nella sua strategia fino a quando l’inflazione non tornerà a scendere stabilmente. Per questo, ha già annunciato che nella prossima riunione alzerà ancora i tassi, non si sa se ancora dello 0,5% oppure meno. Anche il real brasiliano si conferma nelle nostre strategie con HSBC GIF Brazil Bond AC USD (-1,9%).
Questa settimana sarà poi la volta della Banca centrale norvegese; cosa aspettarsi è abbastanza chiaro, visto che lo stesso Istituto di Oslo ha già annunciato che avrebbe alzato nuovamente i tassi a giugno.
La Banca centrale svizzera ha sorpreso i mercati alzando il tasso d'interesse per la prima volta dal 2007 dal minimo storico di -0,75% a -0,25%. Anche in questo caso le autorità monetarie svizzere hanno inasprito la loro politica monetaria per tenere a bada l’inflazione. Hanno anche annunciato che non sono esclusi ulteriori aumenti per il futuro. I bond in franchi svizzeri non sono da acquistare.
La colomba giapponese
La Bank of Japan, la Banca centrale giapponese, continua invece a muoversi in senso opposto alle altre Banche centrali mondiali, confermando la sua politica monetaria ultra-espansiva. Come da attese, la Bank of Japan ha infatti lasciato i tassi a -0,1% e ha mantenuto l’obiettivo di controllare il rendimento delle obbligazioni a 10 anni intorno allo 0%. Dopo tutto, per l’Istituto di Tokyo il quadro è molto chiaro. L’inflazione nipponica per il momento è di circa il 2% a causa dell'impatto degli aumenti dei prezzi dell'energia e dei generi alimentari, ma si prevede che in futuro tornerà ad essere sotto questo livello, quando verrà meno la spinta dei prezzi dell’energia. Di fatto, non essendo un fenomeno strutturale, ma solo temporaneo dovuto all’andamento di un particolare settore, non c’è bisogno di alzare i tassi. Lo yen ha però perso ulteriormente terreno sul dollaro e questa debolezza inizia a preoccupare. Secondo la Banca centrale giapponese, infatti, uno yen troppo debole alla lunga può essere nocivo per l’economia: è quindi una situazione da monitorare attentamente. Al momento, il consiglio è di sfruttare il calo dello yen comprando l’Etf Ubs Japan Treasury 1-3y (-0,2%).
Per la quinta volta consecutiva la Banca d'Inghilterra ha aumentato i tassi di interesse, portandoli dall’1% all’1,25%, e ha anche detto di essere pronta a rialzi anche più consistenti se necessario. Questo perché prevede un’inflazione anche all’11%. I bond in sterline non sono da acquistare.
LE ALTRE VALUTE E I PRODOTTI CONSIGLIATI | |||
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Prodotto | Variazione settimanale | Valuta | Variazione settimanale |
Nordea 1 norwegian bond BP | -3,3% | Corona norvegese | -2,9% |
Nordea 1 swedish short term bond | -1,8% | Corona svedese | -1,4% |
iShares China CNY Bond ucits | -1% | Yuan cinese | +0,8% |
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