Come vanno le convertibili?

Momete e grafico
Momete e grafico
Sul n° 1422 ti avevamo consigliato in chiave speculativa l’Etf sulle obbligazioni convertibili - Spdr refinitiv global convertible bond (39,68 euro; Isin IE00BNH72088) - e fino a metà novembre 2021 le cose erano andate positivamente (era riuscito a guadagnare il 3,9%). Successivamente è iniziata la discesa e ora il saldo dal primo consiglio è un -12,2%.
I motivi di questo andamento sono diversi
Partiamo dal primo punto fondamentale. Le obbligazioni convertibili sono dei bond: certo hanno delle peculiarità che le contraddistinguono, ma sono dei bond a tutti gli effetti. Di conseguenza, non sono esenti dall’andamento dei tassi d’interesse. Come oramai sai, i rendimenti sono aumentati, e di molto, e lo hanno fatto anche in maniera repentina. Si tratta della combinazione peggiore per i prezzi obbligazionari e ovviamente anche quelli delle obbligazioni convertibili hanno pagato dazio.
Il secondo motivo è legato al fatto che la maggior parte dei titoli in pancia a questo Etf, circa il 55%, sono obbligazioni ad alto rendimento. Come abbiamo avuto modo di dirti già sul n° 1471, in situazioni di difficoltà economica questi sono i titoli che tendono a soffrire maggiormente. Come ha pesato sul mercato dei titoli ad alto rendimento in generale, ha pesato anche sulla quota in portafoglio dell’Etf.
Le obbligazioni convertibili però, hanno quella caratteristica che possono essere trasformate in azioni, a un prezzo stabilito, e questo le rende un ibrido tra bond ed azioni, caratteristica che può rappresentare un vantaggio per chi investe in determinate circostanze di mercato. Il problema è che da inizio 2022, ma questo vale anche se si allarga lo sguardo a metà novembre 2021, le Borse sono scese, e questo è un fattore che incide negativamente sul valore delle convertibili. Infatti, se il prezzo dell’azione in cui può essere convertita l’obbligazione scende e va sotto anche al prezzo al quale si ha diritto a comprarla, è più conveniente acquistare il titolo azionario direttamente sul mercato, senza passare dal bond. Non avendo valore questo “diritto” inserito nella convertibile, il prezzo di quest’ultima sarà più basso.
Il diritto ad acquistare un’azione a un determinato prezzo si chiama opzione call. Questa opzione è “inserita” nell’obbligazione convertibile. Il suo valore non è fisso, ma varia a seconda delle condizioni di mercato. I fattori che incidono sul suo valore sono diversi. Tra questi c’è come va il prezzo dell’azione che si può acquistare. Più quest’ultimo sale, e lo fa oltre il valore a cui si può esercitare il diritto di acquisto, più il valore della call aumenta – questo perché, di fatto, si risparmia ad esercitare il diritto piuttosto che acquistare direttamente il titolo sul mercato. Ovviamente vale anche l’opposto. Il valore della call influisce sul valore dei bond convertibili: in un periodo di calo di Borse, è mancato l’apporto positivo di questo elemento alle convertibili.
Il valore dell’opzione call cresce all’aumentare dei tassi d’interesse perché il detentore dell’opzione può lasciare il proprio capitale depositato, per esempio su un conto deposito, e percepire degli interessi mentre aspetta di comprare l’azione. Più sono alti i tassi d’interesse, maggiore è il guadagno realizzato durante questa attesa. In questo periodo, questo effetto positivo non ha però contrastato il calo dei prezzi dovuto ai fattori di cui ti abbiamo parlato.
A questo punto, che fare?
Questo investimento è stato colpito da tre fattori legati all’attuale congiuntura: rialzo, repentino, dei tassi, deterioramento delle condizioni economiche e Borse in calo. Questo significa che ora i bond convertibili sono nella situazione peggiore. Si tratta di un investimento che è molto legato ai cicli economici e all’andamento dei mercati finanziari – azionari e obbligazionari - ma che nel tempo sono stati sempre riassorbiti. Come vedi dal grafico, i momenti di calo non sono mancati, ma è anche vero che tutte le volte in cui i convertibili hanno subito delle flessioni importanti, successivamente hanno saputo realizzare rendimenti significativi, recuperando terreno (le tempistiche sono ovviamente state diverse, a seconda del periodo). Cosa significa? I momenti difficili per gli investimenti possono rappresentare anche una porta d’entrata favorevole. Le convertibili hanno perso molto terreno. Sicuramente incertezze per il futuro ce ne sono, tra tutte le possibilità di una recessione che potrebbe ancora pesare sui prezzi di questi bond, ma visto le attuali quotazioni, in un’ottica speculativa questo può essere il momento per prendere posizione. Puoi, quindi, ancora comprare questo Etf, se ancora non l’hai fatto. Se già ce l’hai, mantienilo.
Quanto visto in precedenza rappresenta anche i possibili fattori che possono spingere in futuro al rialzo i prezzi delle convertibili.
Le convertibili nel tempo
La linea rappresenta l’andamento dell’indice delle obbligazioni convertibili replicato dall’Etf consigliato – in dollari, base 100, dividendi compresi.
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