FEDERAL RESERVE
La Fed Ha iniziato il tapering a novembre 2021 e ha concluso il piano di acquisto di titoli a marzo 2022. A giugno ha inoltre iniziato la riduzione del bilancio. Sul fronte dei tassi d’interesse, invece, il primo rialzo è stato a marzo 2022, con un ritocco dello 0,25%, per poi continuare ad ogni riunione. Nell’ultima di luglio, il rialzo è stato ancora una volta, dello 0,75%. Cosa aspettarsi ancora? I rialzi continueranno in questo 2022. Nella riunione di settembre ci potrebbe essere un ritocco compreso tra lo 0,50% e lo 0,75% per poi, orientativamente, procedere con ritocchi dello 0,25% a novembre e dicembre. L’inflazione di luglio, infatti, non ha mostrato segni di rallentamento nella componente “core”, quindi in quella di fondo, che è il miglior previsore per l’inflazione futura. Ovviamente i dati dell’inflazione autunnali determineranno le decisioni della Fed. A fine anno i tassi ufficiali dovrebbero attestarsi attorno al 3,5%, se queste previsioni dovessero essere confermate.
Per quanto riguarda i prodotti sulle obbligazioni a stelle e strisce, l’Etf iShares $ treasury 1-3y acc B (108,36 euro) è il prodotto corretto su cui puntare (data la scadenza corta dei bond su cui investe), così come puoi continuare a comprare un prodotto a scelta tra AXA WF US Dynamic HY bonds A (145,33 usd) oppure iShares $ High Yield Corp Bond (92,67 euro) che puntano sui bond ad alto rendimento a stelle e strisce.
BANCA CENTRALE EUROPEA
La Bce ha messo fine al suo piano di acquisti di titoli dal 1° luglio 2022. Continuerà a reinvestire i titoli acquistati per un tempo indeterminato e comunque anche molto tempo dopo il rialzo dei tassi. Quanto ai titoli acquistati nel piano anti-pandemico, continueranno a essere reinvestiti, al momento della loro scadenza, fino a fine 2024. Inoltre, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza sarà reinvestito in maniera flessibile, al fine di contrastare l’allargamento degli spread. Il reinvestimento dei titoli acquistati invece nel piano ordinario proseguirà fino a quando necessario. La Bce ha inoltre lanciato lo scudo anti-spread. Quanto ai tassi, nella riunione di luglio ha deciso di alzarli di uno 0,50% e non dovrebbe essere finita qui. Come detto dalla stessa Bce, di volta in volta saranno i dati macroeconomici a guidare di quanto sarà il rialzo dei tassi. Per la riunione di settembre, però, se un rialzo dello 0,25% è scontato, potrebbe anche essere dello 0,5%. Per le due successive riunioni, poi, i tassi dovrebbero conoscere rialzi dello 0,25%. Insomma, a fine anno, sempre che non ci siano evoluzioni inattese dal fronte geo-politico, i tassi di eurolandia dovrebbero essere tra l’1,25% e l’1,5%.
Per quanto riguarda i prodotti sui bond di eurolandia, continua a puntare sull’Etf X-trackers II iBoxx Eurzn Gv Bd YP 1-3 (140,41 euro) che punta sui titoli dei 5 Paesi della zona euro con i rendimenti più alti. C’è anche l’Italia, dunque. Anche la scadenza dei titoli (1-3 anni) su cui punta questo prodotto è allineata alla nostra strategia e coerente con un contesto di rialzo dei tassi. Per cui, se vuoi investire anche sui BTp, con questo prodotto sei a posto. Se poi proprio non riesci a fare a meno di avere il singolo BTp in portafoglio, allora puoi comprarlo, ma devi attenerti alle indicazioni che trovi qui.
BANK OF JAPAN
La Banca centrale del Giappone (BoJ) continua a perseguire la sua politica ultra-espansiva, praticamente dal 2016. Anche a luglio ha Chi invece continua a muoversi in direzione opposta al resto del mondo è la Banca centrale giapponese, che ha confermato la propria politica monetaria espansiva, annunciando di aver lasciato i tassi di interesse a -0,1% e di voler mantenere l’obiettivo di controllare i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi attorno allo zero. In Giappone hanno preso atto che l’inflazione oggi è riuscita a raggiungere, e anche superare, il 2% solo per il costo dei prodotti energetici e potrà salire ancora entro fine anno. Finita però la spinta derivante dai prezzi dell’energia, l’inflazione tornerà a calare. Inoltre, sull’economia giapponese incombono ancora diversi rischi. Non ci sono possibilità che per questo 2022 la BoJ modifichi la sua politica monetaria.
Per quanto riguarda i prodotti sulle obbligazioni nipponiche, puoi scegliere l’Etf Ubs Japan Treasury 1-3y (8,60 euro).
BANK OF ENGLAND
La Banca centrale inglese (BOE) ha iniziato a non riacquistare più i titoli acquistati durante il suo quantitative easing da febbraio 2022. Con la riunione di settembre inizierà addirittura la riduzione del bilancio, quindi la vera e propria vendita di titoli. Sul fronte dei tassi, la BoE li ha alzati dello 0,15% a dicembre 2021, per poi alzarli, di uno 0,25%, a febbraio, marzo, maggio, giugno e a luglio dello 0,5%. Ora si trovano all’1,75%, ma visto che la BoE teme un’inflazione addirittura al 13% in autunno, altri rialzi sono all’orizzonte. La stessa Banca centrale non ha in nessun modo commentato o agito sulle attese di mercato per tassi al 3%. E questo nonostante abbia già annunciato che prevede l’entrata in recessione nell’ultima parte dell’anno. La BoE è dunque la prima Banca centrale che ha lanciato il messaggio, esplicito, che pur di combattere l’inflazione alzerà i tassi anche spedendo l’economia in recessione. Una recessione che potrebbe anche favorire il calo dell’inflazione e quindi velocizzare il processo di convergenza verso l’obiettivo del 2% del carovita.
I bond in sterline inglesi, al momento, non sono da acquistare.