Lazard capital fi sri rd (121,91 euro; Isin FR0010952796) è un fondo che avevamo consigliato ai soli speculatori sul n° 1443 e che punta su bond subordinati, dunque i più rischiosi in assoluto, emessi da banche (pesano circa l’88%) e società di servizi finanziar e assicurazioni (per il restante 12%). Da allora ha perso il 7,1% a causa dell’andamento dell’economia e del contesto geo-politico di questi mesi. Benché la duration media dei titoli nel suo portafoglio sia di 2,5 anni, quindi corta, il rialzo dei tassi ha comunque pesato su prezzi dei titoli, come per qualunque bond. Inoltre, trattandosi di titoli subordinati, il deterioramento delle prospettive di crescita della zona euro ha inciso fortemente sul valore di queste obbligazioni. Dopo tutto, se le cose si mettono male per l’economia e il settore bancario soffre, i titoli subordinati sono tra i primi ad essere colpiti dal bail-in.
Cosa fare ora? Se già era un investimento con un rischio tra i più elevati quando ti è stato consigliato la prima volta, ora il suo rischio è ulteriormente aumentato. Nel frattempo, però, è salito anche il rendimento offerto dai titoli su cui punta. A fine dicembre, momento in cui ti abbiamo presentato questa speculazione, il rendimento era del 5,2%, ora è dell’8,2%. Un rendimento decisamente alto, che è anch’esso una dimostrazione della rischiosità di questo prodotto. Per esempio, in media, i bond della zona euro rendono l’1,86% a parità di duration, il BTp il 2,76% circa. Il rendimento giustifica il rischio di questo investimento? Se guardi il grafico qui sotto, potrai vedere che il rendimento a scadenza di queste tipologie di bond oggi è sui massimi, mentre così non è per lo spread. Per esempio, lo spread oggi tra il rendimento di questi bond e quello dei titoli considerati sicuri è di 440 punti base, tradotto, un 4,4% di rendimento in più. È salito da fine 2021 ad oggi, perché il deteriorarsi delle prospettive ha portato a fare crescere il rischio di questi titoli e lo spread, che ne è il “termometro” lo ha recepito.
Lo spread è il differenziale tra due valori. In questo caso è il differenziale tra il rendimento dei titoli considerati privi di rischio, pensa ad un Bund in Europa o ai titoli di Stato Usa in America, e il rendimento dei bond subordinati. Lo spread è usato come termometro della rischiosità: tanto più è alto, tanto più è rischioso il bond – visto che il termine di paragone è un’attività priva di rischio. Per questo diciamo che, per esempio, essendo pari lo spread rispetto al passato, di fatto la rischiosità è la stessa di allora.
Differenze tra bond
Le obbligazioni subordinate sono una categoria di bond emessi da banche e aziende il cui rimborso, nel caso di problemi finanziari, avviene successivamente a quello dei creditori ordinari, per esempio chi ha in mano i bond non subordinati. Sono, di fatto, le obbligazioni più rischiose in assoluto.
I bond senior, detti anche ordinari, sono obbligazioni più sicure: nel caso in cui l’impresa (o la banca, in caso di bond bancari) dovesse essere sottoposta alla procedura di bail-in, i titolari di obbligazioni senior sarebbero i primi ad essere risarciti rispetto ai titolari di obbligazioni subordinate e di azioni. Gli ultimi a essere rimborsati sono infatti gli azionisti. Se ciò non resulta sufficiente, a non vedersi rimborsati sono proprio i detentori delle obbligazioni subordinate.
Spread e rendimento
La linea in grassetto rappresenta il rendimento a scadenza dei titoli subordinati, mentre la linea in grassetto lo spread rispetto ai titoli sicuri.
Ora lo spread con i titoli considerati sicuri è su livelli allineati a quelli storici e solo in caso di alcuni picchi - come lo scoppio della pandemia - è stato più alto. Tuttavia, il rendimento di questi bond è sui massimi di sempre e superiore anche a quelli che venivano richiesti quando lo spread aveva toccato il picco di 600 punti (il rendimento richiesto allora del 7%). Questo perché ai tempi il livello generale dei tassi era più basso – erano in piena azione le Banche centrali. Oggi, invece, il rendimento è superiore all’8%, per cui, a parità di rischio, o addirittura più basso, il rendimento loro richiesto è più alto. È dunque un profilo rischio/rendimento migliore. Alla luce di ciò, se cerchi una speculazione, e solo se sei conscio che si tratta della speculazione più rischiosa possibile in ambito obbligazionario, puoi comprarlo. Se già ce l’hai, mantieni la posizione, senza incrementarla. Oltre, infatti, al rendimento elevato, c’è da ricordare che i titoli subordinati hanno un andamento nel tempo simile a quello delle azioni, visto che il loro rischio è di poco inferiore e che le tutele dei possessori di questi bond sono solo leggermente superiori rispetto a quelle degli azionisti. Tutto ciò significa che se ora il contesto economico gioca a sfavore, nel tempo il rasserenarsi della situazione può invece giocare a favore.