Questa settimana si riuniscono ben tre Banche centrali di Paesi o zone di cui ti consigliamo le valute: zona euro, Usa e Brasile. Ovviamente, le riunioni di Bce e Fed sono quelle che catalizzeranno maggiormente l’attenzione a livello mondiale, anche se le scelte che verranno comunicate sembrano comunque oramai scontate. Partendo dalla Bce, l’Istituto di Francoforte ha già detto che andrà avanti con il rialzo dei tassi finché non avrà raggiunto il suo obiettivo di riportare l'inflazione nel lungo periodo al 2%. I tassi devono ancora salire significativamente a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi, e non solo: dovranno restarci per tutto il tempo necessario. Con queste dichiarazioni, è scontato un rialzo dello 0,5% da parte della Bce, portando così il costo del denaro al 3%. Le attese di mercato sono poi per un altro rialzo dello 0,5% nella riunione di marzo. E poi? Se si guardano le attese incorporate nei futures sui tassi a breve termine della zona euro, per metà 2023 il costo del denaro potrebbe arrivare anche al 4%, per un rialzo totale dell’1,5% dall’attuale 2,5%. Anche per la Fed, così come per la Bce, i mercati pensano che la decisione sia scontata: tassi alzati dello 0,25% portandoli in un intervallo compreso tra il 4,5% e il 4,75%.
Per le prossime riunioni, il mercato si attende un altro rialzo dello 0,25% per arrivare al 5%. Successivamente, la Fed potrebbe anche fermarsi. Si tratta, dunque, di un punto di arrivo un po’ più basso rispetto a quello che si scontava solo un mese fa (5,25%). Dopotutto, l’inflazione negli Usa sta mostrando una dinamica decrescente e questo può far pensare che la maggior parte del rialzo dei tassi sia stata fatta. Le aspettative sull’ampiezza differente dei rialzi dei tassi tra la zona euro e gli Stati Uniti, con la conseguente riduzione del differenziale tra le due regioni, stanno pesando sull’andamento del cambio euro-dollaro, come vedi anche in tabella. Come detto già nel n° 1495, ora il cambio si sta adeguando e via e via va scontando le nuove prospettive sui tassi. È un processo di aggiustamento di breve periodo, fisiologico e dovuto al modificarsi delle attese di mercato. Tuttavia, allargando le prospettive, la posizione economica degli Usa è più favorevole di quella europea, per cui continuiamo a confermare la nostra posizione sia sui bond in dollari, sia su quelli in euro.
DUNQUE, COSA ACQUISTARE?
Per la zona euro continua a puntare su un mix di BTp e altri titoli di Stato della zona euro - https://bit.ly/3GJSpS3. In alternativa, puoi scegliere l’Etf Xtrackers II iBoxx Eurzn Gv Bd YP 1-3 (-0,1%). Per quelli in dollari: scegli iShares $ High Yield Corp Bond (invariato) o AXA WF US Dynamic HY bonds A (+0,5%), per i bond Usa alto rendimento, mentre per i titoli di Stato Usa punta su iShares $ treasury 1-3y acc B (-0,2%).
Infine, per quanto riguarda la Banca centrale brasiliana, le attese sono per tassi fermi al 13,75%. I dati sull'inflazione di metà gennaio in Brasile confermano una tendenza già vista nei mesi precedenti: l'inflazione cala, ma lo fa meno delle attese. Questo significa, quindi, che la politica monetaria brasiliana è arrivata ad un livello tale per cui non ha più bisogno di diventare ancor più restrittiva, ma è in una fase in cui è necessario che i tassi rimangano su livelli elevati. Il real rimane in portafoglio.
LE ALTRE VALUTE DA INIZIO ANNO
Oltre al dollaro, chi ha perso terreno è la corona norvegese. Su questo andamento ha pesato la scelta della Banca centrale norvegese di non alzare i tassi nella riunione di gennaio, quando i mercati si attendevano invece un rialzo dello 0,25%. Lo yen giapponese è una di quelle valute, oltre al real, che ha iniziato l'anno recuperando terreno sull'euro. In questo caso, l'andamento è dovuto un po’ al recupero dei cali patiti dallo yen nel 2022 e un po’ alle aspettative di nuove mosse da parte della Banca centrale. Lo yuan e la corona svedese entrano nel novero delle valute che per il momento non si sono ancora praticamente mosse. Tutte queste valute continuano ad essere presenti all'interno dei nostri portafogli.
LE VALUTE DA INIZIO ANNO |
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Dollaro |
Yen |
Yuan |
Real |
Cor. norvegese |
Cor. svedese |
-1,80% |
1% |
-0,10% |
2,40% |
-2,30% |
0,10% |
GLI ACQUISTI SULLE ALTRE POSTE
Sono confermati i consigli sulle valute, ma anche i prodotti con cui puntarci.
Real brasiliano:
HSBC GIF Brazil Bond AC (+1,5%)
Corona norvegese:
Nordea 1 norw. bond BP (-0,7%)
Corona svedese:
Nordea 1 swed. sh. term (-0,3%)
Yen giapponese:
Ubs Japan Treasury 1-3y (0,2%)
Yuan cinese:
iShares China CNY Bond (invariato)