La settimana delle obbligazioni: nella moda di alzare i tassi…

La settimana sui mercati obbligazionari
La settimana sui mercati obbligazionari
NORVEGIA: +0,5% A SORPRESA
Il rialzo dei tassi in Norvegia era ampiamente atteso e annunciato, ma la Banca centrale norvegese (Norges Bank) ha comunque sorpreso i mercati, perché l’aumento del costo del denaro è stato dello 0,5% (arrivando così al 3,75%) anziché dello 0,25%. Si tratta dell’undicesimo rialzo dei tassi da settembre 2021 e non sarà certo l’ultimo. La stessa Banca centrale ha, infatti, annunciato che ad agosto con tutta probabilità i tassi saranno alzati e per tutto il 2023 sono state riviste le previsioni sui tassi: ora la Norges Bank vede tassi al 4,25% a fine anno. Tutto questo si rende necessario per frenare l’inflazione, che continua ad essere più alta del previsto. D’altronde, i dati provenienti dall’economia parlano di salari in crescita, di famiglie e imprese più resistenti al rialzo dei costi e dei prezzi e la corona è risultata debole in questo 2023. Si tratta di un insieme di fattori che mantengono alte le pressioni inflazionistiche. Per quanto riguarda le nostre strategie di invesmentimento, ti confermiamo il consiglio sulla corona norvegese: puoi puntarci tramite il fondo Nordea 1 norwegian bond BP (-1,3%) oppure tramite Wisdomtree Long Nok Short Eur (-2,4%).
BRASILE: ARRIVA LA SVOLTA?
La Banca centrale brasiliana ha lasciato invariati i tassi al 13,75%, come ampiamente atteso. Il processo di rialzi nel costo del denaro, iniziato in anticipo rispetto alle Banche centrali del resto del mondo, e le decisioni di mantenerlo fermo su livelli elevati per un periodo di tempo prolungato, stanno producendo in pieno i loro effetti.
Potrebbe essere, però, vicina la svolta: la Banca centrale ha, infatti, rimosso dal suo comunicato il passaggio in cui si impegnava a riprendere gli aumenti dei tassi nel caso in cui l'inflazione non si comportasse come previsto. Ha però ripetuto che sono necessarie “pazienza e serenità”. Dunque, il primo taglio dei tassi potrebbe essere all’orizzonte, ma che possa arrivare nella riunione di agosto è ancora poco probabile. Ti confermiamo il consiglio sul real, così come i prodotti da comprare: i bond che trovi a pagina 13 o sul nostro sito oppure il fondo HSBC GIF Brazil Bond AC USD (+2,1%).
CINA: ALTRI TAGLI
Dopo il doppio intervento di due settimane fa, in Cina la Banca centrale è scesa di nuovo in campo anche la scorsa settimana. È stato tagliato dal 3,65% al 3,55% il tasso privilegiato a un anno (è il tasso di riferimento per il costo dei prestiti), mentre quello a cinque anni (il parametro di riferimento per i mutui) è stato abbassato dal 4,3% al 4,2%. Continuano, quindi, gli interventi da parte delle Autorità monetarie cinesi nel tentativo di sostenere famiglie e imprese in attesa degli stimoli governativi. Quanto agli investimenti obbligazionari in Cina, rimangono consigliati e il prodotto per puntare sui bond in yuan è sempre iShares China CNY Bond (-0,9%).
USA: POWELL AL CONGRESSO
Come deve fare due volte l'anno, Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha presentato la sua visione della situazione economica e monetaria di fronte al Congresso degli Stati Uniti. In questo frangente ha colto l'occasione per ribadire che l'aumento dei tassi di interesse non è finito negli Stati Uniti, nonostante la pausa decisa nell’ultima riunione. Le pressioni inflazionistiche rimangono elevate e c'è ancora molta strada da fare per riportare l'inflazione all'obiettivo del 2%. Concretamente, entro la fine dell'anno sono previsti fino ad altri due aumenti dei tassi. Sul fronte dei prodotti, oltre ai bond che trovi a pagina 13 e sul sito, per i titoli di Stato puoi comprare l’Etf iShares $ treasury 1-3y acc B (+0,5%). Per i bond alto rendimento Usa, scegli iShares $ High Yield Corp Bond (-0,5%).
LE ALTRE DECISIONI
Un’altra Banca centrale che ha sorpreso i mercati con l’entità del rialzo dei tassi è quella inglese. Dopo i dati sull’inflazione di maggio ben superiori alle attese, La Bank of England ha deciso di alzare i tassi dello 0,5% (portandoli al 5%), contro le attese che volevano un rialzo dello 0,25%. La Bank of England ha anche segnalato che potrà alzare ulteriormente i tassi in futuro. A differenza delle azioni, i bond in sterline non sono da acquistare.
Le decisioni della Banca centrale svizzera e di quella indonesiana sono in linea con le attese. In Svizzera i tassi sono stati aumentati dall’1,5% all’1,75%, mentre in Indonesia sono fermi al 5,75%: In entrambi i casi, i bond nelle rispettive valute non sono all’acquisto. Diverso il discorso per le Borse (vedi www.altroconsumo.it/investi/la-nostra-strategia).
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