Tassi variabili Usa: cosa fare?

Bonds
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Attualmente i dati provenienti dall'economia Usa mostrano che l'attività economica a stelle e strisce non sta risentendo in maniera particolarmente negativa del rialzo dei tassi di interesse. Il mercato del lavoro continua a essere in ottima salute, con un tasso di disoccupazione a livelli storicamente bassi. Inoltre, il tasso di crescita dei salari inizia a essere superiore all'inflazione: questo significa che il potere d'acquisto degli americani aumenta ed è una possibile spinta ai consumi, che sono il pilastro dell'economia americana. Superate anche le incertezze dovute al tetto del debito, ad oggi l’economia americana sembra poter evitare una recessione. Tutto questo si è riflesso sul carovita: i progressi nella lotta all'inflazione sono, infatti, più lenti del previsto e così la Fed ha rivisto le sue previsioni sui tassi. Dopo la pausa decisa la scorsa settimana (vedi pagine 11-12), la Banca centrale Usa prevede altri due rialzi del costo del denaro e anche i mercati hanno iniziato a rivedere le loro attese per il futuro. Sono, infatti, sparite le possibilità di un taglio nel 2023, aspetto su cui si puntava fino a un paio di settimane fa. In realtà i mercati, su questo punto, non hanno fatto altro che allinearsi a quanto la Fed va dicendo da parecchio tempo e cioè che una riduzione del costo del denaro quest’anno non era assolutamente contemplato. Guardando alle attese incorporate nei future (vedi sotto), il mercato oggi considera un rialzo dello 0,25% nella riunione di luglio molto probabile, e diventa quasi certo a settembre. Non pare, invece, ancora convinto di un secondo rialzo entro quest’anno. I mercati scontano, quindi, un livello dei tassi leggermente inferiore rispetto alla Fed: probabilmente prima di convincersi aspettano di vedere i nuovi dati provenienti dall’economia. Tutto questo per quanto riguarda il 2023. E poi? Premesso che ci si muove nel territorio della più totale incertezza, aspetto rimarcato dallo stesso governatore, la Fed prevede che i tassi saranno a un livello più basso di quello attuale a fine 2024. Ad oggi, c’è da aspettarsi che per buona parte del 2024 i tassi si mantengano fermi sui livelli massimi che raggiungeranno nei prossimi mesi.
Il future è uno strumento finanziario derivato, cioè il suo rendimento dipende dall'andamento di un altro strumento finanziario (azioni, indici di Borsa, beni) definito sottostante. Con questo contratto, le due parti si impegnano ad acquistare o vendere, a una data futura, un determinato bene (il sottostante) a un prezzo predeterminato. Inoltre, come per esempio avviene per i tassi ufficiali Usa, ma non solo, dai prezzi dei future si possono ricavare indicazioni sul valore atteso dal mercato per il sottostante.
Tirando le fila, si può dire che gran parte del rialzo dei tassi Usa è stato oramai fatto, ma non è finito e per di più il mercato sconta solo una parte dei possibili futuri rialzi. Con queste prospettive, puntare oggi sui tassi variabili a stelle e strisce non è più conveniente come in passato. Per cui, il consiglio su Ishares $ Floating rate (4,591 euro; Isin IE00BZ048462) passa a mantieni. Per chi, invece, ha già in mano il prodotto avendolo acquistato al momento dei nostri consigli precedenti, la situazione è quella che puoi vedere nella tabella: tenendo conto dei prezzi e dei dividendi staccati, l'Etf è in guadagno. Per chi ha acquistato sull’ultimo consiglio di un anno fa, il 2,7% messo a segno può sembrare ridotto, ma in realtà è nettamente superiore a quanto messo a segno dal mercato se consideri che il rendimento dell’Etf è già in euro, quindi tiene già conto del cambio. L’anno scorso un bond a tasso fisso con scadenza un anno aveva, infatti, un rendimento del 2,8%, ma in dollari. Il dollaro sullo stesso periodo ha perso il 4,4%, quindi acquistando direttamente quel bond a tasso fisso oggi, considerato anche il cambio, saresti in perdita di circa lo 1,6%, mentre l’Etf ha fatto un +2,7% cambio compreso. Ragionamento analogo si può fare se si confronta l’Etf – vedi la tabella – con i bond con scadenza sotto l’anno, quelli che hanno una duration analoga all’Etf.I rendimenti | ||
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Data acquisto | Etf | Bond (*) |
16/07/2021 | 13,8% | 10,6% |
24/09/2021 | 12,7% | 9,6% |
26/11/2021 | 9,0% | 5,9% |
28/01/2022 | 7,5% | 4,6% |
24/06/2022 | 2,7% | 0,1% |
(*) Indice bond Usa 0-1 anno. |
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