Covered e subordinati: come vanno?

Obbligazioni
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Tra i prodotti obbligazionari da inserire nei tuoi investimenti extra portafoglio, sia speculativi sia non, oltre a quelli di cui ti abbiamo parlato di recente sui tassi bond a tasso variabile e sui convertibili, ce ne sono altri due. Il primo è il fondo Nordea 1 Low Duration European Covered Bond BP EUR (100,43 euro; Isin LU1694212348) che punta sui covered bond, cioè quelle obbligazioni di banche, o istituti di credito ipotecario, garantite. Il consiglio è stato dato sul n° 1509, poco meno di tre mesi fa, per cui il +0,6% è poco indicativo: si tratta di un investimento di lungo periodo, per cui una valutazione su un arco temporale così ristretto, sia in presenza di rendimenti positivi sia negativi, non ha molto senso. Il nostro consiglio rimane, se non lo hai già comprato, acquistare (fa parte del 10% di investimenti extra-portafoglio non speculativi). Le caratteristiche di questi covered bond, cioè essere poco correlati con le altre tipologie di obbligazioni (titoli di Stato, societari e ad alto rendimento), essere meno ballerini e reggere meglio in periodi difficili di mercato, li rendono infatti un prodotto utile per aumentare la diversificazione dei tuoi investimenti.
Perché i covered bond sono obbligazioni garantite?
Perché hanno un insieme di attività, separate e non “toccabili”, che sono loro dedicate e che ne garantiscono il rimborso. Le attività che fungono da copertura e garanzia di questi covered bond sono molteplici: mutui, crediti fondiari, ma anche altre attività come titoli di Stato. Se l’emittente fallisce, il creditore, cioè il possessore del covered bond, usufruisce della garanzia per riavere quanto gli è dovuto.
BOND SUBORDINATI o MONTAGNE RUSSE?
Nei momenti di difficoltà o tensione sui mercati, il fondo Lazard risente della forte volatilità dei bond subordinati, perdendo terreno. È anche vero che non appena la situazione va meglio, è in grado di recuperare velocemente.
A questo si aggiunge un rendimento offerto che, come vedi nella tabella, si pone a metà strada tra quelli offerti in media dai titoli di Stato e quelli societari, ma con un rischio nettamente minore rispetto a quest’ultimi.
RENDIMENTI A CONFRONTO | ||
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Corporate bond | Covered bond | Titoli di Stato |
4,5% | 3,9% | 3,3% |
L’altro prodotto consigliato, sul n° 1443 e 1477, questa volta in ottica speculativa, è il fondo Lazard capital fi sri rd (114,44 euro; Isin FR0010952796), fondo che punta sui bond subordinati di banche (pesano l’88%, il restante 12% è suddiviso su titoli di assicurazioni, finanziarie…), passato poi a mantenere sul n° 1503. Il saldo di questo investimento, se acquistato sul n° 1443 e 1477, è rispettivamente di -20,2% e -6,2%. Il motivo è presto detto. A pesare fortemente sull’andamento di questo prodotto sono state le vicissitudini del mercato bancario: il fallimento della banca americana SVB e il salvataggio di Credit Suisse, che però ha portato all’annullamento dei suoi bond subordinati, ha creato forti tensioni sul mercato di questa tipologia di titoli bancari. In quei momenti di turbolenza il fondo ha ceduto quasi il 20%, per poi iniziare a recuperare terreno. Come avevamo detto presentandoti questo prodotto, si tratta dell’investimento più rischioso possibile in campo obbligazionario e il suo andamento e le vicissitudini passate lo dimostrano. Al momento il consiglio rimane quello di mantenere. Se non lo hai comprato, ora non farlo.
Ricorda che, essendo dei fondi, i due prodotti di cui ti abbiamo parlato non hanno una scadenza determinata come un bond, quindi il rendimento non è certo come accade se compri e mantieni fino a scadenza un’obbligazione.
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