Ecco i bond bancari che puoi comprare

Covered bond
Covered bond
Le obbligazioni bancarie non sono all’acquisto e il motivo, negli ultimi anni, è sempre stato lo stesso: non ripagavano a sufficienza il rischio. I mercati sono però in continua evoluzione, con la conseguenza che cambiano i prezzi dei prodotti quotati e quindi, nel caso delle obbligazioni, i loro rendimenti. Oggi, i bond bancari hanno un rendimento che se presi singolarmente ripaga il loro rischio. Tuttavia, questo elemento non è sufficiente per consigliarli: è solo il primo passaggio di un processo di analisi che porta a determinare se bisogna o meno acquistare un titolo o un mercato. IL fatto che un prodotto, in questo caso i bond bancari, oggi ripaga a sufficienza il rischio li fa rientrare nell’universo investibile, cioè tra tutti quei prodotti che si possono prendere in considerazione per i propri investimenti. Per poi essere effettivamente acquistati, devono essere valutati in un’ottica di portafoglio. I nostri consigli partono, infatti, sempre da questa base e quanto è indicato all’acquisto lo è perché ottimizza le nostre strategie. È un po’ come se le diverse possibilità di investimento, che prese singolarmente ripagano il rischio, fossero in competizione tra loro: dedicare una quota a una di esse toglie spazio a un’altra, e così via. Per questo, tra le diverse possibilità, vanno scelte le migliori: quelle che, se combinate insieme, danno come risultato il miglior portafoglio possibile. È proprio come si combinano tra loro l’aspetto fondamentale: i bond bancari sono considerati nei calcoli dei nostri portafogli, ma nel risultato finale non sono contemplati, perché nelle tre strategie altri mercati presentano caratteristiche migliori. Ecco, dunque, perché non te li consigliamo per riempire le poste di portafoglio in bond.
Tutto questo se parliamo di portafoglio. E se parliamo di investimenti extra-portafoglio? Anche in questo caso vale il principio visto prima: le varie soluzioni vanno poi valutate in relazione alle altre. E per posizionarsi sui bond bancari, da qualche mese c’è una soluzione più efficiente, che ti consigliamo: i covered bond. Si tratta di obbligazioni di banche, o istituti di credito ipotecario, garantite. Cosa significa “garantite”? Hanno un insieme di attività, separate e non “toccabili”, che sono loro dedicate e che ne garantiscono il rimborso. Le attività che fungono da copertura e garanzia di questi covered bond sono molteplici: mutui, crediti fondiari, ma anche altre attività come titoli di Stato. Se l’emittente fallisce, il creditore (il possessore di bond), usufruisce della garanzia per riavere quanto gli è dovuto. Questa garanzia fa sì che a fronte di un rendimento poco più basso di quello offerto dai bond bancari, il rischio sia nettamente più basso. Tradotto: il rapporto rischio/rendimento è migliore. Inoltre, i covered bond hanno altre caratteristiche che li rendono un prodotto utile per aumentare la diversificazione degli investimenti: hanno una bassa correlazione con le altre tipologie di obbligazioni (titoli di Stato, societari e ad alto rendimento), sono meno ballerini e reggono meglio in periodi difficili di mercato. Ecco perché te li consigliamo e puoi inserirli nella quota del 10% da dedicare agli investimenti extra-portafoglio non speculativi. Puoi puntarci con due prodotti: il fondo Nordea 1 Low Duration European Covered Bond BP EUR (101,298 euro; Isin LU1694212348) o l’Etf iShares € Covered Bond (134,09 euro; Isin IE00B3B8Q275). Ricorda che, essendo fondi ed Etf, i due prodotti di cui ti abbiamo parlato non hanno una scadenza determinata come un bond. Il rendimento, quindi, non è certo e noto in anticipo come invece accade se compri un’obbligazione e la mantieni fino a scadenza.
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