Una nuova speculazione: le obbligazioni dei Paesi emergenti

Bond emergenti
Bond emergenti
Per chi vuole inserire nei propri investimenti una speculazione obbligazionaria, oggi ti consigliamo una scommessa sui bond dei mercati emergenti. Più precisamente ti consigliamo i bond denominati in dollari Usa emessi da questi Paesi. I motivi alla base di questo consiglio sono diversi, ma in generale il 2024 si presenta come un anno in cui ci sono delle buone opportunità da sfruttare nel campo dell'obbligazionario dei Paesi emergenti. Per prima cosa la Fed è intenzionata a tagliare i tassi di interesse. Anche se questo non avverrà con le tempistiche attese dai mercati, la Fed vede nel 2024 tre tagli. Storicamente i bond dei Paesi emergenti tendono a guadagnare quando finisce il ciclo di rialzi della Banca centrale Usa e iniziano i tagli. Secondo. Se si guardano i dati macroeconomici, i mercati emergenti sono quelli con una crescita attesa migliore e superiore a quella dei mercati sviluppati.
LE STIME DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE PER IL PIL DEL 2024, ATTUALMENTE, SONO:
Mondo: +2,9%
Economie avanzate: +1,4%
Mercati emergenti e Paesi in via di sviluppo: +4%
Inoltre, l'economia di questi Paesi sarà anche aiutata da un'inflazione in calo e da un allentamento monetario da parte delle singole Banche centrali, due fenomeni che daranno respiro all'economia e potranno sostenerne la crescita. Queste sono le opportunità che depongono a favore di questi bond, ma, come in tutti gli investimenti, ci sono anche dei rischi di cui tenere conto. Tra tutti ci sono i rischi geopolitici, purtroppo ad oggi la situazione è molto incerta a livello globale, così come c’è il rischio che i tagli dei tassi di interesse della Fed potrebbero incontrare delle modifiche a causa di sorprese inflattive. Le opportunità e i potenziali guadagni controbilanciano i potenziali rischi, per questo ti consigliamo la speculazione con l’Etf Invesco Emerging Mkts Usd Bond (14,13 euro; Isin IE00BF51K132). Questo Etf, ma è un tratto comune anche ad altri prodotti, ha una duration relativamente lunga: sette anni, ma tenendo conto del rendimento a scadenza dei bond che ha in portafoglio, pari al 7,4% rispetto al 3,8% offerto in media dai titoli di Stato mondiali in dollari, questo extra-rendimento giustifica un rischio maggiore.
PERCHÉ BOND IN DOLLARI USA?
I bond dei Paesi emergenti emessi non nelle valute locali, ma in dollari Usa o euro, si dicono che sono in hard currency, valute forti, per contraddistinguerle dalle emissioni in valute locali, più ballerine. La scelta è ricaduta sui bond in dollari Usa per sfruttare i maggiori rendimenti, ma contenere il rischio limitando la volatilità e le possibili debolezze delle valute locali. D’altronde, come per esempio avviene per il real, se singole valute sono meritevoli trovano spazio nei portafogli. Inoltre, la scelta è ricaduta su questo Etf perché, oltre a tenere conto di duration e rendimento dei bond in portafoglio, abbiamo cercato anche un prodotto che non fosse eccessivamente esposto a bond di Paesi, come Cina e Brasile, su cui già investi attraverso i portafogli – così da non sovraesporti eccessivamente a singoli Paesi.
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