Puntare sui bond di Messico, Turchia, Argentina...

Investire nei Paesi emergenti
Investire nei Paesi emergenti
Spesso siete interessati ai bond di Messico, Turchia o di altri Paesi che, vuoi perché emergenti, vuoi perché in via di sviluppo, o perché molto esotici o anche perché in situazioni economiche non delle più rosee, promettono roboanti rendimenti annuali. C’è sempre un motivo dietro rendimenti più alti, soprattutto quando sono a doppia cifra. La ragione è semplice: si chiama rischio. Può essere il rischio dell’emittente (dovuto per esempio a un rating assai basso), con la conseguenza che il pagamento di qualche cedola o il rimborso del capitale non è sicuro. Oppure può essere il rischio valuta: la divisa del Paese rischia di deprezzarsi nei confronti dell’euro in modo consistente e, quindi, il rendimento che si vede, che è in valuta locale, non è il rendimento che si avrà se lo si mantiene a scadenza, come sarebbe per un bond in euro. Con un deprezzamento della valuta (cioè quando quest'ultima perde di terreno rispetto ad un'altra, nel nostro caso l'euro) si può arrivare a essere anche in perdita, pur con un rendimento di partenza a doppia cifra.
Ovviamente il rischio del singolo investimento è una parte fondamentale, come sempre detto, della valutazione, ma non è il solo elemento. Essere rischioso non è di per sé un motivo per evitare un investimento. Il rischio va ponderato correttamente: va guardato insieme al suo rendimento, alle prospettive dell’emittente e a come quell’investimento si comporta con gli altri in portafoglio (è la cosiddetta correlazione). E poi il rischio va gestito. Quest’ultimo punto è essenziale perché una sua corretta gestione permette anche di prendersi qualche rischio in più per aumentare il rendimento. Come si fa? La gestione del rischio passa attraverso la strategia di investimento e la scelta del prodotto corretto.
PASSIAMO ALLA PRATICA
Tutti questi ragionamenti sono la spiegazione del perché i singoli bond in peso messicano, in lire turche e tanti altri non sono in portafoglio o inseriti nei consigli extra-portafoglio. Non per questo, però, Messico, Turchia e più in generale Asia o Africa sono per forza da escludere dai tuoi investimenti. Qui entra in gioco la gestione del rischio, che ci porta a consigliarti l’Etf Invesco Emerging Mkts Usd Bond (14,154 euro; Isin IE00BF51K132). L’Etf investe su 40 emittenti diversi – vedi tabella – con solo quattro sopra il 5%. Il rischio emittente è ben ripartito e diversificato: se succede qualcosa a uno di questi Paesi, l’impatto sul tuo Etf è limitato. In più, aspetto fondamentale, l’Etf è diversificato anche geograficamente, in modo da non essere troppo esposto alle vicissitudini di una zona precisa.
DOVE INVESTE L’ETF |
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PAESE |
% |
PAESE |
% |
PAESE |
% |
PAESE |
% |
Messico |
9,09% |
Argentina |
4,68% |
Cile |
3,31% |
Egitto |
2,45% |
Arabia S. |
8,55% |
Filippine |
3,89% |
Rep. Dom. |
3,24% |
Ungheria |
2,24% |
Turchia |
7,38% |
Brasile |
3,80% |
Bosnia |
2,88% |
Oman |
1,98% |
Indonesia |
7,24% |
Qatar |
3,65% |
Panama |
2,45% |
Israele |
1,85% |
Emirati |
4,91% |
Colombia |
3,57% |
Perù |
2,40% |
Sudafrica |
1,71% |
Uruguay |
1,57% |
Giordania |
0,99% |
Polonia |
0,83% |
El Salvador |
0,50% |
Costa Rica |
1,47% |
Kazakhstan |
0,97% |
Nigeria |
0,80% |
Iraq |
0,45% |
Angola |
1,12% |
Marocco |
0,86% |
Pakistan |
0,86% |
Guatemala |
0,45% |
Cina |
1,08% |
Costa D’av. |
0,87% |
Bolivia |
0,58% |
Paraguay |
0,43% |
Romania |
1,55% |
Ecuador |
0,94% |
Giamaica |
0,57% |
Ghana |
0,46% |
I dati in tabella sono al 14/03/2024. Oltre alle posizioni in tabella c’è uno 0,15% in Ucraina e uno 0,49% in liquidità. |
Questo prodotto consente anche di ridurre il rischio valuta. L’Etf punta su titoli di Stato di Paesi emergenti in dollari Usa (i titoli di Stato dei Paesi Emergenti denominati in valute forti, come euro e dollari, si dicono in hard currency): ciò consente di contenere il rischio limitando la volatilità e le possibili debolezze delle valute locali, senza rinunciare ai rendimenti. Per quanto riguarda questi ultimi, i bond nell’Etf hanno un rendimento del 7,5% lordo a scadenza, che si confronta con un 3,1% lordo dei titoli in dollari governativi mondiali. Il maggior rischio si accompagna, quindi, a un rendimento ben più elevato. Non solo: i bond emergenti in dollari hanno una correlazione non perfetta con i titoli di Stato in euro e USA, presenti nei nostri portafogli (vedi a lato). Questo aiuta ad aumentare la diversificazione. Per tutti questi motivi, questo Etf è la soluzione che ti consigliamo per puntare sui bond dei mercati emergenti che offrono rendimenti allettanti. Va conteggiato nella quota del 10% da dedicare agli investimenti extra-portafoglio speculativi.
ECCO COME STA ANDANDO L’ETF (DIVIDENDO COMPRESO)
Dal consiglio sul n° 1542: +1,6%;
Dal consiglio dato su internet il 31/01/2024: +1,1%.
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