Rating: Moody's conferma l'Italia, S&P declassa la Francia

Rating Italia e Francia
Rating Italia e Francia
Moody’s ha confermato il rating dell’Italia a Baa3 e con outlook stabile – non sono dunque previsti in futuro cambiamenti, né in meglio né in peggio, per il giudizio. Quest’ultimo deriva di una sorta di equilibrio in cui si trova il nostro Paese: da una parte ci sono un alto livello di debito pubblico e una bassa crescita, dall’altra ci sono un’economia diversificata, un basso indebitamento del settore privato e un elevato livello della ricchezza delle famiglie.
Dando uno sguardo ai conti, il nostro deficit, nelle stime di Moody’s, nel 2023 è arrivato a raggiungere il 7,6%, dunque un livello più elevato rispetto a quello previsto dal Governo, a causa del super bonus edilizio. Dopo questo aumento, però, il deficit dovrebbe scendere al 5,6% del Pil nel 2024, al 4,2% nel 2025 e al 3,2% nel 2026.
Un’altra agenzia ha invece deciso di tagliare il rating della Francia. Si tratta di S&P che ha abbassato il giudizio sul Paese transalpino da AA a AA- (l’outlook è stabile). Il motivo risiede tutto nell’aumento rapporto debito/pil: quest’ultimo salirà progressivamente per arrivare a toccare il 112% entro il 2027, rispetto al 109% circa del 2023. Questo perché il deficit francese rimarrà sopra del 3% nel 2027, anche se anche se prevediamo che la ripresa della crescita e le recenti riforme economiche e di bilancio saranno in grado di ridurre il deficit dal livello del 5,5% toccato nel 2023.
Per quanto riguarda i consigli sui bond, un taglio da AA a AA- non sposta in nessun modo gli equilibri sulla tenuta dei conti francesi: gli OaT continuano a rimanere all’acquisto.
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