Francia: tra politica, rating, spread ecco cosa fare con gli OaT

Francia: il punto sugli OaT
Francia: il punto sugli OaT
Il 2024 non è stato un anno facile per la Francia a causa delle vicissitudini politiche che hanno anche pesato sui titoli di Stato francesi, che hanno visto aumentare i loro rendimenti. La scorsa settimana la Francia è tornata a guadagnare gli onori delle cronache per la rinnovata instabilità politica, con un governo che rischia il voto di sfiducia e con le difficoltà a gestire i conti pubblici. I rendimenti degli OaT francesi decennali sono arrivati anche a toccare il 3%, per chiudere la settimana al 2,9%, avvicinandosi a quanto rende un titolo di Stato greco (2,95% - il BTp ha chiuso la settimana al 3,28%). Tutto questo faceva temere per quello che avrebbe potuto essere il giudizio di S&P che venerdì 29 era chiamato ad aggiornare il rating della Francia.
Standard & Poor's ha però confermato il rating della Francia (AA-) e il suo outlook (a stabile; quindi non ci sono all’orizzonte possibili modifiche, né in meglio né in peggio). La decisione è dovuta agli sforzi del governo volti a ridurre il deficit pubblico, nonostante un contesto politico caratterizzato da incertezze. Non solo, S&P è alla fine ottimista, perché nonostante l'instabilità politica, la Francia dovrebbe alla fine rispettare il quadro di bilancio europeo, anche se con ritardi.
Il Cds a 10 anni della Francia è a 20,7 punti, quelli della Grecia sono a 73,2 punti, mentre quelli dell'Italia sono a 31,4 punti [1]. Il rialzo dei Cds sui titoli francesi c'è stato, ma in termini di valori assoluti oggi continuano ad essere su livelli che descrivono una possibilità di default praticamente inesistente. Anche facendo il confronto con il rischio Paese greco, sempre riassunto nei Cds, il rischio è nettamente più basso, a fronte però di un rendimento richiesto dal mercato pressoché identico. A questo poi bisogna aggiungere anche il giudizio dato dalle case di rating che rimane nettamente più alto rispetto a quello greco. In altri termini, se il rendimento richiesto sui mercati per la Francia ha raggiunto quello richiesto per la Grecia, altri indicatori di rischio emittente sono, e continuano ad essere, bassi. In termini di rischio-rendimento il titolo di Stato francese è migliore rispetto a quello greco, dato che ha un rendimento praticamente identico, ma con indicatori di rischio più bassi.
Più in generale il rialzo dei tassi di interesse sui titoli francesi rende oggi più interessante l’OaT rispetto a quanto non fosse tempo fa punto. Si può quindi continuare ad investire sui titoli di Stato francesi, limitando l'esposizione al 5% come consigliamo per qualunque altro emittente.
[1] Esistono diverse tipologie di Cds. Quelli citati in questo testo sono i Senior CR 10 Year. Valori diversi riscontrabili da altre analisi sono da giustificarsi con le differenti tipologie di Cds citati.
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