Obbligazioni in valuta: il rischio cambio e la compensazione

Tassi di cambio e compensazione
Tassi di cambio e compensazione
Cerco delle obbligazioni quotate sotto 100 che mi permettano di compensare delle minus. In merito, Bei USD 1.75% 15/03/2029 (US298785JR84) quotata 90.09 al1 7/01/2025 ed emessa 90.05 sarà rimborsata a 100? Posso oggi sapere se al 03/2029 genererò una plus?
Se si vogliono utilizzare le obbligazioni per compensare una minusvalenza, i bond in una valuta differente dall'euro non sono la scelta corretta. Questo perché, come abbiamo approfondito rispondendo ad alcuni quesiti, il cambio, variabile però incerta, interviene a generare minus oppure plusvalenze con le obbligazioni e dunque interviene anche nel calcolo della tassazione.
In altri termini, il ragionamento è: si acquista un'obbligazione quotata sotto 100, la si mantiene fino a scadenza quando verrà rimborsata a 100 e il differenziale tra il valore di rimborso e quello di acquisto determinerà una plusvalenza, compensabile con eventuali minusvalenze pregresse. Se il bond è quotato in euro, allora la semplice differenza tra valore di rimborso e valore di acquisto rappresenta l'effettiva plusvalenza che può essere compensata. Se il bond è denominato in una valuta differente dall'euro, nella domanda si tratta del dollaro, allora bisognerà tenere conto anche dell'andamento del cambio. A scadenza bisognerà quindi tenere conto del valore di rimborso convertito in euro e del valore convertito in euro di acquisto: se questo valore sarà positivo, vi sarà una plusvalenza che potrà essere compensata, altrimenti no.
Dato però che l'andamento del cambio è una variabile aleatoria, non si può sapere a priori quanto si potrà realizzare di plusvalenza a scadenza - e dunque quanto si potrà compensare a livello fiscale. Il rischio di cambio comporta la possibilità di vedersi annullata o ridotta la plusvalenza derivante dal semplice differenziale tra il valore di rimborso e quello acquisto in valuta locale - e dunque anche la possibilità di compensare. È anche vero che il cambio può avere un'evoluzione a favore dell'investitore e dunque un apprezzamento del dollaro comporterebbe una plusvalenza superiore, potendo addirittura compensare maggiormente le minusvalenze pregresse. Purtroppo, però non si può sapere all'atto dell'acquisto come andranno le cose.
In conclusione, se l'obiettivo è quello di recuperare il più possibile le minusvalenze pregresse con un'obbligazione, bisogna eliminare qualunque fonte di aleatorietà. La scelta da fare è acquistare bond in euro con un prezzo sotto la pari (ma non uno zero coupon) in modo tale che detenuta fino a scadenza si sarà certi di generare una plusvalenza.
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