Comit Zero coupon EUR 0% 08/01/2027
(IT0000966017)Consiglio
Affidabilità
Rendimento
Come scegliamo le obbligazioni da consigliarvi?
1. Il primo criterio che guida le nostre scelte di investimento è la tipologia dell'obbligazione, se si tratta cioé di un titolo a tasso fisso o variabile. Nella maggior parte dei casi, tra i due preferiamo quelli a tasso fisso : gli unici per i quali si conosce con certezza l'importo degli interessi che verranno pagati fino a scadenza e per cui è possibile calcolare fin dal momento dell'acquisto il rendimento annuo ottenibile.
2. Altro criterio fondamentale è la valuta in cui è espressa l'obbligazione. Oltre agli investimenti in euro, consigliamo di dedicare una parte dei risparmi alla corona svedese (sek), alla sterlina (gbp) e al dollaro statunitense (usd). Sono tutte monete attualmente sottovalutate nei confronti dell'euro: puntando su di esse potrete sfruttare a vostro vantaggio un loro eventuale apprezzamento (che noi prevediamo nei prossimi anni).
3. In terzo luogo, di fondamentale importanza è la durata dell'obbligazione. Per i motivi detti sopra, attualmente secondo noi le obbligazioni migliori su cui puntare sono quelle aventi una scadenza compresa tra i 7 e i 10 anni circa per i titoli in corone svedesi, in dollari Usa e ini euro. Per le sterline inglesi privilegiamo investimenti con scadenza tra 5 e 7 anni.
4. Inoltre, prendiamo in considerazione solo quei titoli che hanno un grado di affidabilità superiore a un livello minimo prestabilito (nella graduatoria elaborata dalle principali società di rating, tra cui Moody, Standard&Poor e Fitch).
5. Tra i titoli che soddisfano i requisiti sopra descritti consigliamo quelli che, a parità di scadenza e grado di affidabilità, offrono i rendimenti maggiori.
Le agenzie di rating dividono le obbligazioni in due grandi categorie: le investment grade e le speculative grade. Approfondiamone il significato e l'uso nelle pagine di Soldi Sette.
· Il rating è un giudizio sull'affidabilità di Paesi e società. Viene valutato da apposite agenzie - le più famose sono Moody, Standard & Poor e Fitch - che analizzano la capacità di una società di ripagare i suoi debiti. L'analisi viene effettuata sia sulla base di dati di tipo quantitativo che sulla base di dati di tipo qualitativo. Dopo il rilascio il rating viene comunque monitorato continuamente in modo da essere sempre aggiornato e affidabile.
· I rating partono da AAA (tripla A, massimo dell'affidabilità) e scendono via via seguendo l'alfabeto fino alla D (situazione di default). Se date un'occhiata alla tabella vi potete fare un'idea di come a diversi giudizi siano corrisposti storicamente percentuali diverse di fallimento delle società interessate al giudizio.
· Sulla base dei rating noi costruiamo a nostra volta il nostro giudizio di affidabilità e in particolare ogni settimana vi consigliamo titoli il cui rating sia compreso tra AAA e A- o A3, a seconda dell'agenzia di rating che emette il verdetto (indicative di una percentuale storica di fallimenti inferiori al 3% dopo 15 anni dall'emissione del giudizio). Non scendiamo mai al di sotto in quanto riteniamo che l'investimento in titoli che vanno dalla tripla B in giù sia rischioso, e quindi speculativo.
· Noi siamo più esigenti del "senso comune" che considera investment grade (ossia degno di un investimento) anche un titolo con rating inferiore a A (con percentuali di default dopo 15 anni intorno al 7%). Questa definizione è importante. I titoli investment grade possono venirvi cucinati in tutte le occasioni, in prodotti del risparmio gestito che non puntano su titoli rischiosi e che ne possono tenere in portafoglio una piccola percentuale
· Tutti gli altri titoli, (hanno almeno una probabilità su 4 di andare in default entro 15 anni) sono considerati speculative grade (speculativi) o, in altri termini junk bond (in italiano obbligazione spazzatura, non indica necessariamente un titolo-bidone, solo un titolo rischiosissimo e che offre cedolone degne del rischio. Noi, comunque, preferiamo starne alla larga.
IL RATING DELLE OBBLIGAZIONI |
|||||
Livello di rating |
% di default entro… |
||||
Moody |
S&P |
Noi |
1 anno |
5 anni |
15 anni |
INVESTMENT GRADE |
|||||
Aaa |
AAA |
Eccellente |
0% |
0,1% |
0,8% |
Aa1 |
AA+ |
Ottima |
0% |
0,3% |
1,2% |
Aa2 |
AA |
Ottima |
0% |
0,1% |
1,2% |
Aa3 |
AA- |
Ottima |
0% |
0,4% |
1,2% |
A1 |
A+ |
Buona |
0% |
0,5% |
2,8% |
A2 |
A |
Discreta |
0% |
0,3% |
2,8% |
A3 |
A- |
Sufficiente |
0% |
0,8% |
2,8% |
Baa1 |
BBB+ |
Rischiosa |
0,2% |
1,2% |
6,6% |
Baa2 |
BBB |
Rischiosa |
0,2% |
1,4% |
6,6% |
Baa3 |
BBB- |
Rischiosa |
0,3% |
3,2% |
6,6% |
SPECULATIVE GRADE |
|||||
Ba1 |
BB+ |
Rischiosa |
0,6% |
5,8% |
26,7% |
Ba2 |
BB |
Rischiosa |
0,8% |
6,9% |
26,7% |
Ba3 |
BB- |
Rischiosa |
1,2% |
12,2% |
26,7% |
B1 |
B+ |
Alto rischio |
2,4% |
16,2% |
44,6% |
B2 |
B |
Alto rischio |
7,9% |
24,7% |
44,6% |
B3 |
B- |
Alto rischio |
9,8% |
29,1% |
44,6% |
Caa1 |
CCC+ |
Alto rischio |
20,4% |
41,3% |
60% |
Caa2 |
CCC |
Alto rischio |
20,4% |
41,3% |
60% |
Caa3 |
CCC- |
Alto rischio |
20,4% |
41,3% |
60% |
NB: le percentuali sono calcolate sui dati storici di default per i rating S&P. Questo valore non va preso alla lettera (ad esempio dicendo che che un titolo BB+ fallisce con probabilità del 5,8%), indica solo il livello di rischio. Né deve stupire che a 5 anni il rating AA+ conti più fallimenti di AA: ciò che importa è che quasi nessuna società con tali rating sia fallita nel giro di 5 anni. Trovate in nero i rating che giudichiamo sufficienti.
Il rendimento delle obbligazioni
Il procedimento che utilizziamo per calcolare il rendimento delle obbligazioni è piuttosto complesso. In questa sede vi suggeriamo ora una formula semplice, ma che approssima in modo accettabile il risultato finale.
La formula
· Gli elementi da tenere in considerazione sono il prezzo di emissione, quello di acquisto, le cedole, il valore di rimborso, le commissioni di acquisto e il carico fiscale.
· La formula semplificata è la seguente:
r = (CN + KN / n ) / PP x 100
dove:
r= rendimento
CN= Cedola annuale netta, cioè diminuita della ritenuta del 12,5%;
PP= prezzo pagato, cioè il prezzo d'acquisto maggiorato delle commissioni;
KN= guadagno/perdita in conto capitale (differenza tra valore di rimborso e prezzo di acquisto) al netto del carico fiscale e della ritenuta - pari al 12,5% - sul disaggio di emissione (differenza tra valore di rimborso e prezzo di emissione);
n= numero di anni alla scadenza.
Un esempio concreto
Consideriamo un'obbligazione con cedola annuale pari al 5%, emessa a 98 e acquistata il 16/02/2001 ad un prezzo di 96. Alla data di scadenza - il 15/08/2005 -viene rimborsata a 100.
· Per calcolare la cedola netta dobbiamo tenere conto dell'imposta pari al 12,5%: CN = 5 x (1 - 0,125) = 4,38.
· Al prezzo d'acquisto vanno aggiunte le commissioni che la banca vi applica al momento dell'acquisto. Queste sono libere e noi le poniamo forfettariamente all'1%. Perciò PP = 96 + 1 = 97.
· Inoltre, il carico fiscale va a incidere anche sul valore di rimborso. Sulla differenza tra il valore di rimborso e il prezzo di emissione va infatti applicata la ritenuta del 12,5%. Per cui il titolo non sarà rimborsato a 100, bensì a 99,75 = 100 - ((100 - 98) x 0,125)).
· A questo punto il guadagno in conto capitale (capital gain) netto si calcola applicando l'imposta del 12,5% sulla differenza tra il valore di rimborso netto e il prezzo di acquisto. Per cui KN = (99,75 - 96) x (1- 0,125) = 3,28
· Il numero n di anni alla scadenza si ottiene semplicemente dividendo il totale dei giorni che mancano a scadenza per 365 (numero di giorni in un anno). In questo caso: n = 1641:365 = 4,5.
· Applicando la formula si ottiene, quindi: (4,38 + (3,28 / 4,5)) / 97 = 0,0526 x 100 = 5,26.
Il prezzo delle obbligazioni
Le obbligazioni sono investimenti tranquilli: si comprano, quindi si tengono in portafoglio fino alla scadenza. Ma se qualcuno volesse sapere comunque come evolve il loro valore nel tempo? C'è qualche mezzo per saperlo?
Innanzitutto www.altroconsumo.it/finanza...
Il nostro sito internet vi offre ogni venerdì una serie di dettagli - tra cui il prezzo e i rendimenti - sulle quasi 300 obbligazioni da noi seguite. In pratica si tratta di tutti i titoli che consigliamo ora, o che abbiamo consigliato in passato, oltre ad altri ancora che non consigliamo, ma che sono particolarmente rappresentativi.
…poi occorre distinguere
Per gli altri titoli occorre distinguere a seconda che siano quotati, o meno, su mercati regolamentati - come la Borsa italiana.
Quotati in Borsa?
· Per i titoli quotati su di una Borsa nella maggior parte dei casi è facile, basta andare sul sito della Borsa di quotazione e cercare. Ad esempio, avete un'obbligazione indicizzata della Provincia di Milano, a tasso variabile, con scadenza nel 2012, e quotata a Milano? Andate su www.borsaitalia.it, cliccate nella barra orizzontale su Mot (che sta per mercato obbligazionario telematico) e lì fate click su Boc (dove sono le obbligazioni delle amministrazioni locali). La troverete in un batter di ciglio.
· Analogamente, sempre nella pagina del Mot trovate l'accesso a BTp, CTz, BoT e ai titoli di banche o società italiane (Carige, Intesa, Fiat…), e via dicendo. In alternativa a cliccare su Mot se scegliete EuroMot troverete alcuni titoli di Stato esteri.
· Per chi avesse titoli quotati a Parigi, Amsterdam, Bruxelles o Lisbona la soluzione è nel sito della loro Borsa: www.euronext.com. Cliccando su Trading/ Fixed income / Bonds, accederete a una pagina di ricerca dei titoli, per Isin (il codice identificativo del titolo), emittente o tipologia. Ovviamente le pagine di Euronext sono disponibili anche in francese.
· Per i titoli quotati sulla Borsa tedesca c'è il sito www.deutsche-boerse.com una volta selezionata la lingua (tedesco di default, oppure inglese) basta andare a destra e inserire il codice Isin del titolo nella finestrella kurssuche o, in inglese, price search. Non disponendo del codice Isin è comunque agevole trovare il titolo con un click su erweiterte suche (o extended search).
· Per i titoli quotati sulla Borsa del Lussemburgo (il Paese è piccolo, ma la piazza finanziaria ha un suo peso) il sito è www.bourse.lu e lì occorre cliccare su consultation/ search da cui si accede al disclaimer e, quindi, alla pagina di ricerca.
O quotati over the counter?
· Non è detto che una obbligazione debba essere necessariamente quotata su di un mercato regolamentato come quelli appena visti. Molte infatti non lo sono. Ma come si formano in questi casi i prezzi? Con una serie di telefonate tra gli operatori, o per via telematica. In questo caso si dice allora che l'obbligazione è quotata over the counter. Come conoscere quali sono i prezzi?
· In questo caso potete trovare una selezione di prezzi per le obbligazioni più diffuse sui principali giornali finanziari che a loro volta nella maggior parte dei casi li riprendono dal circuito Reuters.
· Le cause di una fluttuazione nelle quotazioni delle obbligazioni vanno ricercate nei tassi d'interesse. Il rialzo dei tassi riduce, infatti, il valore delle obbligazioni, mentre un ribasso dei tassi lo aumenta. Come? · Un piccolo esempio ci aiuterà a chiarirci le idee. Immaginiamo di aver acquistato un'obbligazione per un importo pari a 10.000 euro che dà un interesse del 5% - ossia 500 euro l'anno -, per una durata di dieci anni. Al termine di questi 10 anni riceveremo indietro i 10.000 euro del nostro investimento. · Immaginiamo che il giorno seguente l'acquisto del titolo i tassi salgano al 5,3%. Questo significa che sarebbe possibile acquistare un altro titolo di durata decennale che dà diritto a 530 euro l'anno, superiore ai 500 del titolo che avevamo portafoglio. Questa nuova obbligazione è più interessante della precedente. · Poniamo ora che decidiamo di vendere il titolo in nostro possesso per acquistare il nuovo titolo. Non ci verranno più corrisposti 10.000 euro, ma un il compratore può infatti decidere di acquistare l'altro titolo che rende un po' di più. Per rendere appetibile il titolo che stiamo vendendo dovremo concedere qualche cosa in termini di prezzo: lo potremo vendere a poco più di 9.771 euro. Al contrario se invece attendiamo la scadenza, rialzo dei tassi o meno, recupereremo i nostri 10.000 euro. · Il valore di un'obbligazione è influenzato dall'andamento dei tassi d'interesse nel mercato. Se questi salgono il prezzo si abbassa. Al contrario, se questi scendono, il prezzo cresce.