La settimana delle obbligazioni: Banche centrali, inflazione e yen

La settimana delle obbligazioni
La settimana delle obbligazioni
Il mese di agosto 2025 si apre con una dinamica interessante sui mercati valutari: lo yen giapponese ha guadagnato fino allo 0,7%, raggiungendo il livello più alto delle ultime tre settimane. A innescare il movimento sono state le dichiarazioni del Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, che ha ipotizzato un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve di almeno 150 punti base e, contemporaneamente, un rialzo dei tassi da parte della Bank of Japan (BoJ). I mercati prevedono un primo aumento dei tassi BoJ già a ottobre, ma a complicare il quadro c’è l’incertezza politica in Giappone, con il governo che ha perso la maggioranza parlamentare.
Sul fronte statunitense, la notizia positiva arriva dall’inflazione: a luglio è rimasta stabile, con un +2,7% su base annua e un incremento mensile dello 0,2%, in calo rispetto allo 0,3% di giugno. Dopo un leggero rimbalzo nei mesi precedenti, questo rallentamento è stato accolto con entusiasmo dagli investitori, che ora scommettono al 90% su un taglio dei tassi nella prossima riunione di settembre, portando il costo del denaro nell’intervallo 4,0%-4,25% (dal 4,25%-4,5% attuale).
Dall’Asia continentale arrivano invece segnali preoccupanti. Luglio 2025 è stato il mese peggiore dell’anno per l’economia cinese: investimenti in beni fissi in calo del 5,3% annuo (peggior dato dal periodo Covid), produzione industriale ai minimi da otto mesi, vendite al dettaglio in rallentamento e mercato immobiliare in ulteriore sofferenza. Il rallentamento è attribuito in gran parte alle tariffe USA imposte dall’amministrazione Trump (oltre il 50%), alla debole domanda interna e alla campagna governativa contro la sovrapproduzione. Le condizioni climatiche estreme hanno ulteriormente frenato progetti infrastrutturali. Per contrastare la frenata, Pechino potrebbe intervenire già a settembre con nuove misure di stimolo, mentre alcune banche hanno iniziato a offrire sussidi sugli interessi dei prestiti al consumo.
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