Argentina: a che punto siamo? E con le obbligazioni?

Obbligazioni Argentina
Obbligazioni Argentina
Nel secondo trimestre l’economia argentina ha mostrato segnali di debolezza, registrando una contrazione dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Un risultato che ha sorpreso negativamente i mercati, i quali si attendevano una crescita di pari entità. La flessione è stata determinata principalmente dal calo delle esportazioni, dei consumi al dettaglio e degli investimenti in capitale, solo parzialmente compensato dall’aumento della spesa pubblica e dalla riduzione delle importazioni. Su base annua, il PIL è comunque aumentato del 6,3%, ma anche in questo caso il dato si è rivelato inferiore rispetto alle stime del 6,5%. Rispetto al primo trimestre il dato è in accelerazione (era +5,8%).
Le previsioni per i mesi futuri non appaiono incoraggianti. Si stimano infatti ulteriori contrazioni a luglio e agosto, a causa delle misure restrittive adottate dalla banca centrale, tra cui la stretta sulla liquidità e tassi d’interesse reali a doppia cifra. Di conseguenza, le stime di crescita per l’intero 2024 sono state riviste al ribasso, passando dal 5% al 4,4%.
Parallelamente, il fronte dell’inflazione offre segnali tutto sommato incoraggianti. Ad agosto i prezzi al consumo sono aumentati dell’1,9% rispetto a luglio, un dato leggermente inferiore alle attese, mentre su base annua l’inflazione è rallentata al 33,6%, con una proiezione di chiusura d’anno al 28%. La banca centrale, nel tentativo di contenere la volatilità del peso, ha irrigidito le regole per le banche e confermato tassi d’interesse record. Tuttavia, le turbolenze valutarie si sono intensificate proprio alla vigilia del voto provinciale, che ha visto la coalizione di Milei sconfitta con un ampio margine dai peronisti di sinistra. La reazione dei mercati non si è fatta attendere: il peso ha continuato a indebolirsi, avvicinandosi al limite superiore dell’intervallo di oscillazione stabilito dall’accordo con il Fondo Monetario Internazionale.
L’argentina si trova così a dover affrontare sfide sempre più complesse: la necessità di rafforzare la fiducia degli investitori e il compito di rilanciare un’economia in rallentamento. Per questo, un posizionamento diretto sulle obbligazioni argentine non è ancora consigliato. Piuttosto, puoi puntarci in maniera diversificata attraverso l’Etf sui bond in dollari dei mercati emergenti.
Attendi, stiamo caricando il contenuto