BTp: arriva la promozione?

Rating Italia: BTp promossi?
Rating Italia: BTp promossi?
Negli ultimi mesi si è tornato a parlare con insistenza della possibilità che l’Italia possa essere promossa dalle principali agenzie di rating. Dopo un lungo periodo in cui il nostro Paese era osservato con cautela, con il rischio concreto di un declassamento, lo scenario sembra essersi ribaltato: non solo le conferme sono arrivate puntuali, ma ora si discute addirittura di un rialzo del giudizio. Si tratta, naturalmente, di ipotesi ancora da verificare, ma la prospettiva ha iniziato a guadagnare spazio tra analisti e investitori.
Alla base di questa inversione di tendenza ci sono diversi fattori. Innanzitutto, la stabilità politica e le politiche governative hanno contribuito a rafforzare la fiducia dei mercati internazionali, riducendo la percezione di rischio legata all’Italia. A questo si aggiunge un miglioramento significativo dei conti pubblici: il deficit, infatti, dovrebbe mantenersi stabile e sotto il 3,3% del PIL nel 2025, mentre il debito pubblico si presenta inferiore rispetto alle previsioni precedenti.
Un ulteriore elemento favorevole è rappresentato dalla crescita economica. Dopo la fase critica della pandemia, l’Italia ha registrato un rimbalzo sostenuto, alimentato da un ciclo di investimenti di lungo periodo che ha rafforzato la struttura dell’economia nazionale. In prospettiva, l’obiettivo dichiarato per il 2026 è di riportare il deficit sotto la soglia del 3% del PIL, condizione che permetterebbe di uscire dalla procedura di disavanzo eccessivo, conferendo maggiore solidità e credibilità al Paese.
Da qui la possibilità di una revisione al rialzo del rating. Attualmente Fitch assegna all’Italia un giudizio di BBB con outlook positivo, Moody’s un Baa3 (anch’esso con outlook positivo), mentre Standard & Poor’s mantiene un rating BBB+ stabile. Dato che un outlook positivo anticipa la possibilità di un miglioramento del giudizio, le agenzie che potrebbero concretamente rivedere al rialzo la valutazione del nostro Paese sono Fitch e Moody’s.
In particolare, un eventuale upgrade da parte di Moody’s assumerebbe un peso speciale. Oggi, infatti, l’Italia si trova al livello più basso dell’investment grade, a un solo gradino sopra la categoria dei cosiddetti junk bond, ossia i titoli ad alto rischio. Una promozione a Baa2 o Baa1 permetterebbe di allontanarsi dalla linea di confine e avvicinarsi alla valutazione di Fitch, garantendo maggiore stabilità e una migliore percezione sui mercati finanziari.
Qualunque sia l’agenzia a muoversi per prima, l’eventuale promozione rappresenterebbe una notizia positiva non solo simbolicamente, ma anche concretamente: significherebbe costi di finanziamento più bassi per lo Stato, una maggiore attrattività per gli investitori e un rafforzamento della fiducia nel percorso di consolidamento e crescita dell’economia italiana.
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