Spunti per le obbligazioni

Spunti per le obbligazioni
Spunti per le obbligazioni
Il mercato obbligazionario continua a vedere nei titoli di Stato una delle sue componenti principali. Essi rappresentano una quota significativa grazie al loro peso complessivo, all’elevata liquidità e alla possibilità di diversificazione offerta dalla varietà di emittenti. Non a caso, sia i titoli di Stato in euro che quelli americani restano elementi centrali anche nei portafogli di investimento. Oltre alla solidità e alla sicurezza percepita, il loro ruolo è importante anche sotto il profilo della correlazione: includerli in portafoglio consente di aumentare l’efficienza complessiva della strategia di investimento.
Accanto ai titoli di Stato si collocano le obbligazioni societarie. In particolare, quelle con rating investment grade continuano a godere di una forte domanda, spesso superiore all’offerta disponibile. A sostenere questo interesse vi sono i rendimenti ancora competitivi che questa tipologia di bond è in grado di offrire. Sebbene il calo dei tassi e la contrazione degli spread creditizi (cioè la differenza di rendimenti tra i titoli societari e quelli dei titoli privi di rischi) abbiano in parte smorzato tale appetito, la domanda complessiva resta robusta e i flussi verso questi strumenti rimangono positivi. A sostenere i prezzi di queste obbligazioni è un’offerta limitata, o meglio, un’offerta che non soddisfa a pieno la domanda.
Gli investimenti in obbligazioni possono anche essere effettuati basandosi su strategie e un approccio alternativo che trova sempre più spazio è quello del value investing, basato sulla ricerca di titoli sottovalutati rispetto al loro valore intrinseco. Questa strategia si applica non solo alle azioni, ma anche al comparto obbligazionario. Un esempio rilevante è quello dei cosiddetti fallen angels: obbligazioni che, inizialmente considerate investment grade, sono state successivamente declassate a titoli ad alto rendimento. Questo processo di downgrade porta spesso a vendite eccessive da parte del mercato, con conseguente crollo dei prezzi e creazione di interessanti opportunità d’acquisto. Infine, un aspetto da non trascurare nell’investimento obbligazionario è l’effetto carry, ossia il contributo delle cedole al rendimento complessivo del titolo. Questo elemento diventa particolarmente evidente nell’high yield, dove cedole elevate possono sostenere la performance nel lungo periodo, indipendentemente dalle oscillazioni di prezzo. Il carry, quindi, rappresenta un pilastro fondamentale per chi intende costruire portafogli resilienti e capaci di generare reddito nel tempo. I fallen angels hanno tutte queste caratteristiche e per questo sono ancora all’acquisto (speculativo). Il prodotto è Invesco US HY Fallen Angels UCITS (18,736 euro; Isin IE00BD0Q9673).
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