Opportunità tra le obbligazioni

Opportunità tra le obbligazioni
Opportunità tra le obbligazioni
Questa settimana i mercati hanno guardato con attenzione alla crisi di governo in Francia. Nel corso della settimana, il decennale francese ha toccato il 3,58%, sfiorando i massimi dell’anno, per poi ritracciare e chiudere al 3,51%, allineandosi ai livelli del BTp italiano. Dato che il rating francese è superiore a quello italiano, questo allineamento nei rendimenti suggerisce che gli investitori hanno una maggiore percezione di rischio per la Francia rispetto al rispettivo rating. Tuttavia, l’esperienza mostra che, una volta risolta la crisi politica, gli investitori tendono a ristabilire la fiducia e a differenziare di nuovo i premi di rischio. In prospettiva, se la Francia riuscirà a riconquistare stabilità e ad attuare riforme efficaci per contenere il deficit, gli OaT potrebbero beneficiare di una rivalutazione dei prezzi. Si delinea quindi una duplice opportunità per chi investe oggi: da un lato, mantenendo i titoli fino a scadenza, si ottiene un rendimento paragonabile a quello dei BTp italiani; dall’altro, si può cogliere un potenziale guadagno in conto capitale qualora il contesto politico ed economico dovesse migliorare. Gli OaT restano quindi titoli da acquistare, nel rispetto del limite del 5% per singolo emittente in portafoglio.
Sul fronte internazionale, la Banca centrale della Nuova Zelanda ha tagliato i tassi dello 0,5%, portandoli al 2,50% e mettendo a segno una mossa inattesa (ci si attendeva solo un -0,25%). La decisione riflette una crescita economica più debole del previsto nella prima metà del 2025. L’istituto ha inoltre lasciato intendere di essere pronto a intervenire nuovamente qualora le condizioni economiche lo richiedano. Continuiamo a raccomandare le obbligazioni in dollari neozelandesi, che offrono rendimenti interessanti e una buona diversificazione valutaria. In particolare, si segnalano New Zealand 2% 15/05/2023 nzd (Isin NZGOVDT532C8; 90,1) e Nuova Zelanda 1,5% 15/05/2031 nzd (Isin NZGOVDT531C0; 89,74).
Anche la Banca Centrale della Polonia ha sorpreso i mercati tagliando i tassi di riferimento dal 4,75% al 4,5%, mentre era attesa una conferma dei livelli precedenti. L’inflazione è rimasta sotto il 3% per due mesi consecutivi, segno di una stabilizzazione dei prezzi dopo le forti pressioni degli anni passati. Nel comparto obbligazionario, i titoli di Stato polacchi in zloty non sono raccomandati, mentre restano interessanti quelli denominati in euro. In particolare, segnaliamo Obligaciones Fx 3% 31/01/2033 Eur (Isin ES0000012P74, 100,56) e Portugal Fx 2,875% 14/10/2033 Eur (Isin PTOTEQOE0023, 100,22), che presentano scadenze coerenti con la strategia sulle obbligazioni in euro.
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