Obbligazioni in corone danesi: opportunità di acquisto?
Obbligazioni corone danesi
Obbligazioni corone danesi
La corona danese ha raggiunto il livello più basso dal 2020, con un cambio di 7,47 per euro. Questo indebolimento mette sotto pressione la Banca centrale danese (Nationalbanken), che potrebbe essere costretta a intervenire per difendere il suo storico ancoraggio all’euro, pilastro della stabilità finanziaria del Paese.
Le cause di questo deprezzamento sono molteplici e riflettono un intreccio di fattori economici interni e internazionali. Da un lato, gli ingenti investimenti pubblici in aziende strategiche come Ørsted A/S e Copenhagen Airports A/S hanno comportato un aumento della spesa pubblica, influendo sull’equilibrio finanziario nazionale. Dall’altro, si registra un calo dell’interesse estero per i titoli danesi, segno di una minore fiducia da parte degli investitori internazionali. A ciò si aggiungono le prospettive negative per le esportazioni, frenate dai nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti, e il recente rallentamento di colossi come Novo Nordisk A/S, che insieme alla distribuzione di dividendi da parte di grandi imprese ha contribuito a ridurre l’afflusso di capitali nel Paese.
Nonostante la fase congiunturale complessa, alcuni fattori strutturali indicano una base economica solida. Le aziende danesi continuano infatti a espandersi all’estero con acquisizioni importanti — come quella di Catalent Inc. da parte di Novo Nordisk, o i futuri acquisti di DB Schenker da parte di DSV A/S e di Merus NV da parte di Genmab A/S —, segno della vitalità e dell’ambizione dell’economia nazionale.
Almeno nel breve periodo, la Banca centrale preferirà mantenere i tassi invariati, osservando l’evoluzione dei mercati prima di adottare misure più drastiche. Tuttavia, se la debolezza della corona dovesse persistere, un intervento nel corso del 2026 potrebbe diventare inevitabile per garantire la stabilità del cambio e preservare la fiducia degli investitori internazionali.
POSSIBILITÀ DI INVESTIMENTO?
Vale la pena di investirci? In realtà, il valore di 7,47 corone per un euro è sì il più basso dal 2020, ma se confrontato con il valore di parità centrale, cioè il valore da rispettare, che è di 7,46 corone per un euro, non è così basso. Questo è il punto fondamentale: la corona danese applica un cambio fisso nei confronti dell’euro: 7,46 corone per un euro, con una possibile fluttuazione del 2,25%. Nella pratica, però, l’intervallo di oscillazione è ben più stretto. La Banca centrale deve quindi intervenire per salvaguardare il cambio fisso. In questo caso potrebbe intervenire per far recuperare la corona, ma i margini di guadagno sarebbero comunque molto risicati. L’attuale livello della corona danese è basso, storicamente, ma stiamo parlando sempre di variazioni e deprezzamenti minimi. Dunque: i margini di guadagno sulla valuta sono bassi e i rendimenti delle obbligazioni danesi sono molti bassi. Non vale la pena investire.
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