After hours
Che cos’è il mercato after hours?
Il mercato after hours è la fase di contrattazione che si svolge dopo la chiusura ufficiale del mercato regolamentato. In altre parole, è un periodo in cui è ancora possibile acquistare o vendere strumenti finanziari anche se la seduta ordinaria si è già conclusa.
Tradizionalmente, ogni Borsa valori ha orari di apertura e chiusura precisi: ad esempio, la Borsa Italiana apre alle 9:00 e chiude alle 17:30, ora italiana. Tuttavia, grazie all’evoluzione tecnologica e alla crescente integrazione dei mercati globali, è oggi possibile continuare a negoziare anche dopo questo orario.
È importante distinguere il mercato after hours dal pre market, ossia la fase di negoziazione che precede l’apertura ufficiale della Borsa. Entrambi rientrano nella cosiddetta “negoziazione estesa” (extended hours trading), che permette di anticipare o posticipare le operazioni rispetto agli orari tradizionali.
Il pre market si svolge prima dell’apertura ufficiale della Borsa e serve a definire i prezzi di partenza della seduta successiva, sulla base degli ordini accumulati durante la notte e delle notizie diffuse nelle ore precedenti. L’after hours, invece, si tiene dopo la chiusura del mercato regolare e riflette le reazioni immediate degli investitori a eventi o comunicazioni che emergono successivamente alla fine della giornata di contrattazione.
Come funziona il trading after hours
Il funzionamento del trading after hours varia leggermente a seconda della Borsa di riferimento e della piattaforma utilizzata, ma il principio di base è comune.
In queste fasi di mercato, le contrattazioni avvengono su piattaforme elettroniche, chiamate sistemi multilaterali di negoziazione (MTF) o circuiti di scambio alternativi, che consentono di far incontrare domanda e offerta anche quando il mercato principale è chiuso.
Per la Borsa Italiana, ad esempio, il segmento di negoziazione after hours è stato attivo per diversi anni attraverso il sistema TAH (Trading After Hours), con orari serali dedicati. Oggi, invece, la maggior parte delle piattaforme di investimento online offre accesso ai mercati esteri che dispongono di sessioni estese, come il Nasdaq o il New York Stock Exchange.
Durante l’after hours, gli ordini vengono gestiti in modo simile alla seduta ordinaria, ma con alcune differenze sostanziali:
- Minor liquidità: il numero di partecipanti al mercato è ridotto, quindi può essere più difficile trovare una controparte disposta a comprare o vendere al prezzo desiderato.
- Maggiore volatilità: con pochi scambi, anche un piccolo ordine può influire in modo significativo sul prezzo di un titolo.
- Spread più ampi: la differenza tra prezzo di acquisto e di vendita tende ad aumentare, rendendo le transazioni potenzialmente più costose.
- Accesso limitato: non tutti i titoli o gli strumenti finanziari sono disponibili per il trading in orario esteso, e alcune piattaforme potrebbero applicare restrizioni o commissioni aggiuntive.
Questi elementi rendono il mercato after hours un contesto particolare, che richiede consapevolezza e prudenza, soprattutto per chi ha un profilo di investimento più conservativo.
Uno degli aspetti più interessanti riguarda il passaggio tra il mercato after hours e la successiva apertura della seduta ordinaria. Durante la notte – o nelle ore che precedono la riapertura – gli ordini accumulati e le informazioni provenienti da altri mercati internazionali influenzano i prezzi di apertura.
Nel concreto, il prezzo di un titolo alla riapertura della Borsa può essere diverso da quello registrato alla chiusura della seduta precedente o alla fine della sessione after hours. Questo accade perché le contrattazioni after hours riflettono un equilibrio provvisorio, determinato da pochi scambi e da una liquidità limitata. Quando il mercato riapre, intervengono un numero molto maggiore di operatori istituzionali e privati, con ordini accumulati durante la chiusura. Le nuove informazioni economiche o societarie diffuse nel frattempo vengono integrate rapidamente nei prezzi di apertura.
In pratica, il prezzo “finale” dell’after hours non è un riferimento definitivo: al suono della campanella d’apertura, la domanda e l’offerta del mercato principale possono modificare sensibilmente le quotazioni.
Questo passaggio continuo tra le varie fasi di negoziazione contribuisce a rendere i prezzi sempre più reattivi e collegati a livello globale, ma allo stesso tempo accentua la complessità dei movimenti di breve periodo.
Perché serve e quali effetti ha
Il mercato after hours nasce principalmente per offrire maggiore flessibilità agli investitori e per aumentare l’efficienza dei mercati finanziari. La possibilità di reagire tempestivamente a notizie o eventi fuori orario consente di ridurre i ritardi informativi e di rendere i prezzi dei titoli più aderenti alle nuove informazioni disponibili.
Pensiamo, ad esempio, alla pubblicazione dei risultati trimestrali di una grande società quotata o a una decisione imprevista di politica monetaria. Se tali notizie vengono diffuse dopo la chiusura dei mercati europei, gli investitori che hanno accesso al trading after hours possono adeguare immediatamente le proprie posizioni, mentre chi opera solo durante la seduta ordinaria dovrà attendere la riapertura della Borsa.
D’altro canto, il trading in orario esteso può amplificare i movimenti di prezzo e aumentare la volatilità. Quando la liquidità è bassa, anche variazioni di domanda e offerta limitate possono causare oscillazioni significative. È quindi importante che gli investitori interpretino i movimenti dell’after hours con cautela: i prezzi registrati in queste fasi non sempre riflettono fedelmente il valore di equilibrio che si stabilirà nella seduta successiva.
Un altro effetto rilevante riguarda la trasparenza. Nei mercati regolamentati, le informazioni sugli scambi sono pubbliche e supervisionate dalle autorità di vigilanza. Nei circuiti di negoziazione alternativi, invece, la visibilità può essere minore e i prezzi meno rappresentativi. Tuttavia, le autorità e gli operatori stanno lavorano per garantire standard elevati anche in queste fasi di mercato.