Euronext
Che cos’è Euronext?
Quando si parla di mercati finanziari europei, uno dei nomi che ricorre sempre più spesso è Euronext. Non si tratta di una singola borsa valori, ma di un vero e proprio gruppo che gestisce diverse piazze finanziarie del continente.
Euronext nasce nel 2000 dalla fusione delle borse valori di Amsterdam, Bruxelles e Parigi. L’obiettivo era quello di creare un’infrastruttura unica e integrata, capace di competere con i grandi mercati internazionali come Londra e New York. Negli anni successivi, il gruppo si è progressivamente ampliato, includendo Lisbona (2002), Dublino (2018), Oslo (2019) e, dal 2021, anche la Borsa Italiana, con sede a Milano.
Oggi Euronext è considerata la principale borsa pan-europea, sia per capitalizzazione complessiva delle società quotate sia per volumi di negoziazione. In altre parole, non è un mercato nazionale, ma una rete di mercati integrati che operano sotto un’unica struttura societaria e con regole armonizzate.
La sua caratteristica distintiva è quella di offrire agli emittenti (cioè le aziende e gli enti che collocano strumenti finanziari) e agli investitori un ambiente più ampio, competitivo e connesso, superando i confini delle singole borse locali.
Cosa fa Euronext?
Il compito principale di Euronext è quello di gestire i mercati regolamentati in cui avviene la compravendita di strumenti finanziari. Questo significa fornire le regole, la tecnologia e i sistemi che permettono alle operazioni di avvenire in modo ordinato, sicuro e trasparente.
Le attività che svolge si possono riassumere in alcuni ambiti fondamentali:
- Quotazione delle imprese: le aziende che desiderano raccogliere capitali possono decidere di quotarsi su uno dei mercati gestiti da Euronext. Attraverso la quotazione, un’impresa mette a disposizione del pubblico le proprie azioni, ricevendo in cambio risorse da destinare a progetti di crescita, innovazione o consolidamento. Per gli investitori, la quotazione offre la possibilità di diventare soci dell’azienda acquistandone i titoli.
Euronext mette a disposizione mercati diversi a seconda delle dimensioni e del livello di maturità delle imprese: da quelli dedicati alle grandi società, a piattaforme pensate per le piccole e medie imprese in fase di sviluppo.
- Negoziazione di strumenti finanziari: oltre alle azioni, sui mercati Euronext vengono negoziati numerosi altri strumenti, come obbligazioni, fondi indicizzati (Etf), derivati e prodotti strutturati. In questo modo, gli investitori possono accedere a un’ampia gamma di strumenti, ognuno con caratteristiche e livelli di rischio differenti. La funzione di Euronext è assicurare che le negoziazioni avvengano in modo trasparente e secondo regole definite, tutelando così l’affidabilità complessiva del sistema.
- Servizi post-negoziazione: una volta che due parti si accordano per comprare e vendere un titolo, l’operazione deve essere completata: è il cosiddetto processo di compensazione e regolamento. Euronext, attraverso società controllate e partner specializzati, garantisce che le transazioni vengano finalizzate in tempi rapidi e con la massima sicurezza, riducendo i rischi operativi.
- Indici e dati di mercato: un altro ruolo importante di Euronext riguarda la creazione e la diffusione di indici borsistici, come l’AEX di Amsterdam o il CAC40 di Parigi. Gli indici misurano l’andamento dei principali titoli quotati e sono utilizzati sia come riferimento dagli investitori, sia come base per strumenti finanziari.
Inoltre, Euronext raccoglie e distribuisce dati di mercato, fornendo informazioni aggiornate che aiutano a comprendere l’andamento delle contrattazioni.
Vantaggi di avere più borse sotto lo stesso controllo
Il fatto che diverse borse nazionali siano riunite sotto il controllo di Euronext offre una serie di vantaggi sia per le imprese che si quotano, sia per gli investitori che vogliono acquistare strumenti finanziari.
- Maggiore efficienza: quando le borse condividono la stessa infrastruttura tecnologica e regole simili, i processi diventano più snelli. Per esempio, le imprese non devono adattarsi a piattaforme diverse o a procedure troppo differenti, mentre gli investitori possono contare su un sistema uniforme. È un po’ come usare lo stesso bancomat in vari Paesi: cambia la banca, ma l’esperienza rimane familiare e semplificata.
- Più liquidità: la liquidità indica la facilità con cui è possibile comprare o vendere un titolo senza incidere troppo sul suo prezzo. Avere tante società quotate in più Paesi sotto un’unica struttura aumenta il numero di operatori attivi e gli scambi disponibili. Questo rende più agevole per un investitore trovare una controparte con cui concludere un’operazione, riducendo il rischio di restare “bloccato” con titoli difficili da vendere.
- Visibilità internazionale: un’azienda che si quota su Euronext non parla più solo al pubblico nazionale, ma raggiunge una platea europea e globale. Questo aumenta la sua attrattività e la possibilità di attirare investitori istituzionali (fondi, assicurazioni, gestori patrimoniali) che operano su larga scala. Per un investitore retail - cioè una persona comune – significa avere accesso a un universo di società più ampio e diversificato, che va oltre i confini del proprio Paese.
- Standard comuni: anche se ogni Paese conserva alcune regole locali, Euronext adotta criteri comuni per l’ammissione delle società e per la negoziazione. Questo riduce le differenze operative e facilita i confronti tra imprese quotate in Paesi diversi. Per esempio, un investitore italiano che guarda una società francese quotata a Parigi trova documenti e procedure molto simili a quelli di un’impresa quotata a Milano, il che rende più semplice valutare le opportunità.
Differenze rispetto a un vero mercato unico
Nonostante i vantaggi, Euronext non equivale a un vero mercato unico europeo. Ogni Paese mantiene infatti una propria autorità di vigilanza (come la Consob in Italia o l’AMF in Francia), una propria normativa fiscale e, in parte, le proprie prassi.
Per gli investitori questo significa che alcune differenze rimangono, ad esempio, le tasse sulle transazioni possono cambiare da Paese a Paese e la tassazione sui dividendi dipende dal Paese in cui ha sede la società.
Un altro elemento concreto riguarda i costi applicati da banche e broker. Molti intermediari considerano gli acquisti sul mercato italiano “domestici”, quindi con commissioni più basse, mentre classificano Parigi, Lisbona o Amsterdam come “esteri”, anche se fanno parte di Euronext. Questo può comportare costi aggiuntivi per l’investitore.
Perché è importante per gli investitori?
Per chi guarda al mondo degli investimenti, Euronext rappresenta un’infrastruttura chiave. Non è, di per sé, un’opportunità di investimento, ma il luogo dove queste opportunità diventano accessibili. Le imprese vi si quotano per raccogliere capitali, gli investitori vi accedono per comprare o vendere strumenti finanziari, i regolatori lo supervisionano per garantire correttezza e trasparenza.