Future
Cosa sono i future e come funzionano?
I future sono dei contratti finanziari standardizzati in cui due soggetti si impegnano l'uno a comprare, e l'altro a vendere un determinato bene (il sottostante) a una scadenza futura e a un prezzo predeterminato già da ora. Sono detti strumenti finanziari derivati.
Si definiscono "finanziari" perché questi contratti sono quotati in Borsa e in qualunque momento prima della scadenza possono essere ceduti ad altri soggetti: saranno questi ultimi, poi, a dover rispettare gli accordi a scadenza, comprando o vendendo il sottostante.
Si definiscono "derivati" perché il loro valore dipende dal valore di un altro bene, il "sottostante". Quest'ultimo può essere un'azione, un indice di Borsa come il Ftse Mib, una materia prima... Supponiamo per esempio che il future abbia come sottostante l'azione x: se da qui a scadenza il prezzo dell'azione x, anche il future che prevede l'acquisto di quell'azione a un prezzo predeterminato varrà di più.
Cosa succede alla scadenza del future?
Quando il future scade, teoricamente dovrebbe esserci la consegna "fisica" del bene sottostante. Tornando al nostro esempio di prima, chi ha acquistato un future che lo impegna ad acquistare l'azione x dovrebbe, materialmente, acquistare l'azione x dalla controparte del future.
Nella gran parte dei casi, tuttavia, non avviene la consegna fisica (tanto più che per alcuni future, come quelli su indici, è impossibile, e per altri future, come quelli sulle materie prime, è molto complicata). In pratica, quindi, le due controparti si scambiano direttamente una cifra che equivale al guadagno.
Per capirlo meglio, torniamo ancora una volta al nostro esempio: se il future mi dà diritto di acquistare l'azione x a 100 euro e sul mercato quell'azione vale 120 euro, la mia controparte del future mi pagherà direttamente la differenza (20 euro) senza che avvenga materialmente lo scambio fisico dell'azione.
A cosa servono i future?
I future hanno principalmente tre scopi: speculazione, arbitraggio e copertura.
Speculazione: alla stipula del contratto paghi solo una cifra molto più piccola di quello che è il valore del "sottostante", il che significa che alla fine del contratto il tuo risultato potrà essere un guadagno, o una perdita, pari anche a molte volte la cifra che hai effettivamente investito.
Arbitraggio: più che altro per investitori professionali, i future possono servire a sfruttare marginali differenze di prezzo tra l'acquisto per esempio di un'azione tramite future o l'acquisto diretto dell'azione.
Copertura: per esempio per società che nella loro attività acquistano materie prime, acquistare un future può servire a "fissare" già da ora il prezzo di acquisti futuri, senza incappare in eventuali rincari della materia prima.
I future sono rischiosi?
Sì, proprio per le caratteristiche che ti abbiamo descritto (e in particolare la capacità di moltiplicare, in positivo ma anche in negativo, il capitale investito) sono strumenti molto rischiosi e destinati solo a chi è in grado di maneggiarli con consapevolezza.