Prezzo di apertura
Che cos’è il prezzo di apertura?
Il prezzo di apertura è il primo prezzo al quale un titolo viene scambiato all’inizio di una nuova giornata di contrattazioni in Borsa. Può riferirsi ad azioni, obbligazioni, fondi quotati (Etf) o altri strumenti finanziari negoziati su mercati regolamentati.
Non si tratta quindi di un valore teorico o prestabilito, ma di un prezzo reale che nasce dall’incontro tra domanda e offerta. In altre parole, è il punto di partenza delle negoziazioni quotidiane di un determinato strumento finanziario.
Il prezzo di apertura è significativo perché fornisce una prima indicazione del sentiment del mercato nei confronti di quel titolo in quella giornata. Per esempio, se un’azione chiude a 10 euro e apre il giorno successivo a 10,50 euro, questo può riflettere un aumento della domanda o notizie favorevoli intervenute tra la chiusura e la riapertura del mercato. Viceversa, se il titolo apre a un prezzo inferiore rispetto a quello di chiusura precedente, potrebbe segnalare preoccupazioni o vendite più consistenti.
Tuttavia, è importante sottolineare che il prezzo di apertura non va interpretato isolatamente. È un’informazione utile, ma deve essere inserita all’interno di un quadro più ampio che consideri anche l’andamento successivo delle quotazioni, i volumi scambiati e il contesto economico-finanziario complessivo.
Come si forma il prezzo di apertura
Per comprendere la formazione del prezzo di apertura, bisogna guardare più da vicino alla cosiddetta fase di apertura durante la quale avviene l'asta di apertura.
La fase di apertura è un intervallo temporale che precede l’inizio ufficiale delle contrattazioni continue. Durante questo periodo, gli operatori di mercato (banche, intermediari, investitori istituzionali e, tramite di essi, anche i risparmiatori) possono inserire ordini di acquisto e di vendita, ma senza che vengano ancora eseguiti.
Tutti gli ordini raccolti in questa finestra di tempo contribuiscono a determinare un prezzo teorico di apertura. Questo prezzo teorico tiene conto della quantità di titoli domandata e offerta e cerca di individuare un punto di equilibrio che massimizzi la quantità di scambi possibili.
Al termine della fase di apertura, il sistema di negoziazione della Borsa esegue un’asta di apertura: gli ordini compatibili con il prezzo teorico vengono abbinati e nasce così il prezzo di apertura ufficiale.
In altre parole, il prezzo di apertura non è deciso da un’autorità centrale né da un singolo operatore, ma è il risultato di un processo trasparente che riflette l’incontro tra domanda e offerta in un momento preciso.
È utile ricordare che il prezzo di apertura può essere influenzato da diversi fattori:
- Notizie societarie: ad esempio, comunicazioni sugli utili di un’azienda, operazioni straordinarie o variazioni nella governance.
- Dati macroeconomici: indicatori come inflazione, tassi di interesse o dati sull’occupazione possono avere un impatto sulle aspettative degli investitori.
- Andamento dei mercati internazionali: poiché le Borse mondiali sono collegate, ciò che accade durante la notte in Asia può riflettersi sui prezzi di apertura in Europa.
- Eventi geopolitici o di mercato: crisi politiche, nuove normative o variazioni nelle materie prime possono incidere sulla formazione del prezzo di apertura.
In Italia, la Borsa di Milano segue un calendario ben definito. La fase di asta di apertura (detta anche fase di call o fase di determinazione del prezzo) si svolge tra le 07:30 e le 09:00. Durante questo intervallo vengono raccolti gli ordini di acquisto e di vendita senza che avvengano ancora scambi effettivi. Successivamente, tra le 09:00:00 e le 09:00:30, il sistema di negoziazione determina e pubblica il prezzo di apertura ufficiale dei titoli.
Dalle 09:00 alle 17:30 inizia poi la negoziazione continua, cioè la fase in cui gli scambi avvengono in tempo reale secondo le normali regole di incontro tra domanda e offerta. Per alcuni titoli definiti “sottili”, caratterizzati da scarsa liquidità e minore frequenza di scambi, il prezzo di apertura può essere pubblicato leggermente più tardi, per consentire un’adeguata raccolta di ordini ed evitare oscillazioni eccessive.
Perché è importante conoscere il prezzo di apertura
Il prezzo di apertura è spesso utilizzato come riferimento dagli investitori e dagli analisti per valutare l’andamento giornaliero di un titolo. Confrontando l’apertura con il prezzo di chiusura del giorno precedente, si può avere un’indicazione immediata della direzione del mercato.
Ad esempio,un prezzo di apertura superiore a quello di chiusura precedente può suggerire aspettative positive.
Tuttavia, bisogna ricordare che queste sono solo prime indicazioni e che l’andamento effettivo della giornata può differire sensibilmente, perché durante le contrattazioni entrano in gioco molte altre variabili.