Utile (perdita) straordinario
Cos'è l'utile straordinario?
L'utile straordinario è quello derivante da elementi diversi dall’attività “tipica” di un’azienda. Questi elementi straordinari possono essere sia positivi, sia negativi. Sul fronte degli elementi positivi, e quindi dei ricavi straordinari, pensiamo per esempio a una società che vende un immobile o un ramo d’azienda. Sul fronte degli elementi negativi, e quindi dei costi straordinari, ci sono per esempio le svalutazioni legate a eventi imprevisti.
Perché è importante l’utile straordinario?
È vero che l’utile straordinario “fotografa” elementi non ripetibili, ma non per questo va trascurato quando si studia l’andamento di una società. Insieme all’utile corrente, l’utile straordinario va, infatti, a comporre l’utile d'esercizio (o utile netto).
Comprendendo anche la parte straordinaria, l’utile netto è più ballerino rispetto all’utile corrente e in un certo senso meno “predittivo” di come andrà la società in futuro, ma allo stesso tempo è quello che a fine anno va a aumentare (o diminuire, a seconda del segno) il patrimonio della società.
Perciò, se l’utile netto è particolarmente basso, o addirittura negativo, per via del risultato straordinario, il patrimonio della società ne risentirebbe, arrivando nei casi più gravi anche a rendere necessario un aumento di capitale.
Ecco perché, pur essendo composto da elementi non ricorrenti, l’utile (o la perdita) straordinario non è da sottovalutare quando si analizzano i conti di una società e il suo stato di salute.