Te lo diciamo subito: le caratteristiche del prodotto non cambiano. Con Revolut potrai ancora inviare e ricevere denaro, potrai prelevare dagli sportelli bancomat, avere una carta di credito, fare qualche investimento sulla Borsa americana o sulle criptovalute, creare dei salvadanai virtuali… tutto prevalentemente tramite la tua app sul telefonino. La differenza è che prima facevi tutto tramite una società finanziaria britannica e la tua tutela era rappresentata dal fatto che il tuo denaro era custodito in conti separati e non attaccabili da Revolut in caso di sua difficoltà. Ora, invece, i tuoi soldi vengono spostati presso una banca lituana: restano sempre inattaccabili da Revolut, il codice Iban del tuo conto Revolut non inizierà più per GB (Gran Bretagna), ma per LT (Lituania) e in più, in ogni caso, i soldi su Revolut fino a 100.000 euro saranno tutelati dal fondo interbancario lituano (dovrebbe garantire tempi di ristoro, in caso di difficoltà della banca, più rapidi). Attenzione, però: non hai un vero conto corrente. I soldi saranno spostati al deposito bancario in Lituania, ma quando dovrai fare delle operazioni (per esempio delle spese) saranno rispostati, per quello che serve all’operazione, al “borsellino virtuale” (con sede in Lituania, ora) – e allo stesso modo quando verserai i soldi su Revolut, prima saranno versati sul “borsellino virtuale” e poi spostati in deposito al conto bancario.
L’affidabilità della Lituania, stando alle varie agenzie di rating, è superiore a quella italiana e il fondo di tutela interbancario funziona come il nostro. Inoltre, sebbene la società Revolut sia in perdita, la banca ha indicatori di solidità stellari (parliamo di circa il 205% di Cet1 al 30 giugno 2021) – non sorprende facendo poca attività in termini di prestiti.
Solo per chi teme il prelievo forzoso
Ne vale la pena? I servizi offerti sono sostanzialmente quelli offerti da tante altre banche italiane e i costi di Revolut non sono granché: per esempio con la versione standard del conto Revolut, quella che non prevede il pagamento di un canone mensile, puoi effettuare dal bancomat solo 5 prelievi di contanti gratuiti al mese (o un massimo di 200 euro di prelievo al mese, quindi se fai 1 prelievo da 200 euro anche il secondo sarà a pagamento), poi dovrai pagare il 2% per ogni prelievo con un minimo di 1 euro – con altre banche italiane online non paghi un canone e non hai questi limiti. Non è granché, ma può valere la pena in due casi. Primo: se operi prevalentemente in varie valute in giro per il mondo – i costi sui cambi sono ridotti. Secondo: se temi un prelievo forzoso sui conti correnti italiani e, quindi, speri che avere dei soldi su un conto che inizia con LT invece che con IT possa aiutare a salvarti dall’eventuale manovra. Ricorda, però, che se lascerai più di 5.000 euro in media sul conto Revolut sarai tenuto a pagare un tributo chiamato Ivafe e dovrai farlo compilando la dichiarazione dei redditi.
Ricorda che il fatto di essere un conto estero non ti garantisce la salvezza in caso di prelievo forzoso – tu sei cittadino italiano e il tuo conto Revolut è alimentato a suon di bonifici. Inoltre, ricorda che se nell’anno la giacenza su Revolut supera anche solo per un giorno i 15.000 euro avrai ulteriori incombenze dichiarative.
L’offerta dei servizi d’investimento: ampiezza…
Anche da un punto di vista dei servizi d’investimento l’offerta di Revolut non ci sembra particolarmente rilevante. Cominciamo dall’ampiezza dell’offerta. È limitata: puoi fare operazioni di trading online solo su circa 1.000 azioni americane, ma non puoi comprare azioni italiane o di altri Paesi, né obbligazioni, né Etf… Oltre alle azioni americane puoi investire in oro (ma non ti viene inviato il metallo a casa, quindi l’operazione che fai è equivalente a comprare l’Etc legato all’oro che ti consigliamo e che puoi comprare facilmente con tante altre banche) e in criptovalute. Se escludiamo queste ultime – che sono comunque una forma d’investimento estremamente rischiosa e non adatta al buon padre di famiglia – l’offerta è molto limitata rispetto a quella di altre banche o piattaforme di trading. La differenza rispetto alle altre piattaforme la fa il fatto che con Revolut puoi comprare anche solo 1 dollaro di azioni, criptovalute o oro. Puoi dunque fare investimenti molto piccoli che con altre piattaforme non puoi fare. Ricorda, però, che in questo caso verosimilmente starai comprando solo frazioni di azioni e che non potrai trasferire queste ultime (come in generale tutti gli altri investimenti fatti con Revolut) verso altri conti.
Lo strumento che ti abbiamo consigliato su Altroconsumo Finanza n° 1436 per investire in oro è l’Etc Invesco physical gold (152,68 euro; Isin IE00B579F325), che ha in pancia veri lingotti d’oro. Lo compri facilmente a Piazza Affari con commissioni chieste dalle banche dello 0,2% e ha costi di gestione annui dello 0,15%.
… e costi
E i costi? Qui Revolut si riscatta, ma solo per quanto riguarda le commissioni di compravendita per le azioni americane e solo per i piccoli importi: nella versione base del conto hai un’operazione gratuita di trading al mese (fino a qualche tempo fa, però, erano 3), mentre per le altre compravendite dovrai pagare di commissioni la cifra maggiore tra 1 euro e lo 0,25% del controvalore dell’investimento – se investi 1.000 dollari su un’azione pagherai, dunque, 2,5 dollari a operazione, circa 2,2 euro ai cambi attuali, molto meno rispetto alle condizioni migliori sul mercato. Se l’importo dell’investimento supera i 3.600 euro, però, Revolut non è più la scelta più conveniente. Per le negoziazioni di oro, invece, le commissioni sono salate: l’1,5% contro lo 0,2% che paghi in media per comprare l’Etc legato all’oro quotato a Piazza Affari con altre banche. Per comprare criptovalute, le commissioni salgono ancora, e paghi il massimo tra 0,99 euro e l’1,99% del controvalore investito. Non dimenticare, poi, che con Revolut devi pagare dei costi di custodia annuali, pari allo 0,12% del controvalore degli investimenti in azioni americane – molte banche italiane online non fanno pagare nulla per la tenuta del dossier titoli.
Per compravendite da 1.000 dollari di azioni americane le commissioni migliori tra le piattaforme di trading italiane sono quelle richieste da Directa (9 dollari fissi a operazione, circa 8 euro ai cambi correnti). Per investimenti in azioni Usa da 3.600 euro in su, Directa batte Revolut.
La fiscalità e il nostro giudizio
Come già detto all’inizio, devi poi ricordare che Revolut resta una società estera, quindi a differenza di quello che accade con le banche italiane, non ti fa da sostituto d’imposta: dovrai dunque occuparti tu di tutte le incombenze fiscali legati agli investimenti inserendo il tutto in dichiarazione dei redditi. Metti, dunque, in conto anche il costo del commercialista per dormire sonni tranquilli. Per tutto quanto detto, l’offerta di trading di Revolut non ci sembra ancora adatta a un buon padre di famiglia, soprattutto a chi intende costruire un portafoglio diversificato. Non la consigliamo e attendiamo di vederla crescere ancora.
Revolut potrebbe lanciare nuovi servizi d’investimento in futuro. Ne seguiremo l’evoluzione.