Controcorrente di IBL Banca

Conti correnti
Conti correnti
Il nuovo conto corrente di IBL Banca si chiama Controcorrente e si può aprire sia online, sia presso gli sportelli di IBL Banca. Anche la gestione delle operazioni si può fare sia via internet, via smartphone o allo sportello – questi ultimi, però, non sono così diffusi in tutte le regioni, per esempio in Puglia ce ne sono solo tre. Rispetto ad altri conti sul mercato i servizi offerti da Controcorrente sono un po’ limitati: non puoi, infatti, effettuare operazioni di trading e investimenti in prodotti finanziari. Inoltre, non puoi avere un libretto assegni (sostituito da un sistema di pagamenti digitali chiamato Plick) e non puoi chiedere un mutuo – puoi invece chiedere dei prestiti personali (o cessione del quinto) e delle polizze assicurative. Insomma, il conto è rivolto prevalentemente alla gestione della liquidità e delle normali spese di ogni giorno. Sotto questo punto di vista è innovativo?
Nulla di nuovo dal punto di vista dei costi e servizi
Controcorrente è disponibile in quattro versioni, che IBL chiama “pacchetti”, che hanno un canone via via crescente a seconda dei prodotti/servizi inclusi. Il canone dei “pacchetti” può essere ridotto mediante la sottoscrizione di altri prodotti di IBL, l’accredito dello stipendio/pensione, se la giacenza media sul conto supera certe soglie… ma solo nel “pacchetto” di base, denominato semplice, può essere del tutto azzerato, mentre con gli altri “pacchetti”, particolare, originale e straordinario, pur con gli “sconti” ti troverai sempre a pagare un minimo di canone, da 1 a 3 euro al mese. Il canone non si paga in ogni caso per i primi sei mesi dell’apertura. Con semplice non paghi solo il primo bonifico al mese, mentre gli altri, pur fatti online, costano 0,40 euro l’uno (per averli sempre gratuiti devi scegliere originale o straordinario che possono arrivare a costare, solo di canone, rispettivamente 60 e 84 euro l’anno). I prelievi al bancomat sono gratis solo se fatti presso la rete We Cash (vedi a fianco), altrimenti costano sempre 0,90 euro l’uno. Insomma, anche qui nulla di straordinario, anzi ci sono diversi conti correnti che offrono gli stessi servizi, ma a prezzi più convenienti.
Per esempio, per un risparmiatore che accredita lo stipendio sul conto, domicilia le bollette, gestisce il conto via internet, fa 12 bonifici online all’anno verso altre banche, effettua 12 prelievi bancomat da sportelli di altre banche all’anno e lascia sul conto solo 2.000 euro, Controcorrente semplice costa 21,32 euro all’anno, battuto da altri 11 conti correnti che, nella maggior parte dei casi, non ti faranno pagare nemmeno un centesimo.
Come per tutti gli altri conti correnti italiani, i soldi lasciati su Controcorrente sono tutelati fino a 100.000 euro per depositante dal Fondo interbancario di tutela dei depositi. In ogni caso, stando agli ultimi bilanci, IBL Banca si aggiudica, nella nostra classifica di affidabilità, un giudizio di 3 stelle (1 è il minimo, 5 il massimo).
Il circuito We Cash comprende circa 1.200 sportelli: tra i più rilevanti, oltre a quelli di IBL, segnaliamo quelli di Credem.
Controcorrente offre anche la possibilità di aprire dei depositi vincolati: non conviene per importi elevati sia per i tassi d’interesse (quello a 180 giorni è dello 0,55% annuo lordo) sia per il bollo che è più gravoso sui depositi vincolati (0,2%) rispetto a quello sul conto (al massimo 34,2 euro annui).
Il ritorno degli interessi sul conto corrente
C’è, però, un aspetto che effettivamente distingue Controcorrente dagli altri conti correnti: non solo ti paga interessi sui soldi che lasci sul conto, ma ti applica il tasso d’interesse più elevato (tra quelli delle varie fasce) su tutta la giacenza: qualsiasi sia il “pacchetto”, paga lo 0,1% annuo lordo per giacenze fino a 9.999 euro, lo 0,2% per giacenze fino a 19.999, lo 0,3% per giacenze superiori a 20.000 euro. Come detto, non è a scaglioni: quindi se lasci sul conto 50.000 euro, prendi lo 0,3% annuo lordo su tutti i 50.000 euro (sono 111 euro all’anno di interessi netti, bolli esclusi). È un bel prendere se consideri che tanti altri conti correnti non pagano nulla sulle giacenze. Per questo, se utilizziamo lo stesso profilo di utilizzo ipotizzato nel paragrafo precedente, ma supponiamo che invece di 2.000 euro siano lasciati in giacenza 80.000 euro, Controcorrente pacchetto “semplice” va in testa alla classifica dei conti correnti: non solo non paghi nulla, ma incassi 132,60 euro all’anno. Per andare in testa alla classifica, però, devi lasciare sul conto dai 30.000 euro in su, altrimenti ci sono altri conti correnti che prevalgono.
Il nostro giudizio
Tiriamo le fila. Se lasci in giacenza sul conto corrente piccole cifre, Controcorrente non merita di essere aperto: trovi concorrenti che offrono servizi simili a prezzi più ridotti. Puoi iniziare a considerarlo solo se hai bisogno di lasciare sul conto ampie somme di denaro – parliamo di cifre dai 30.000 euro in su, e in ogni caso non è mai un grande affare lasciare troppi soldi investiti in liquidità, ma magari puoi avere questa esigenza – e vuoi una soluzione “tutto in uno”. Attenzione però, puoi comunque ottenere di meglio abbinando un conto deposito, nel quale metterai tutta la liquidità, a un conto corrente “a zero spese”, dove terrai solo i soldi per la gestione delle spese ordinarie. Per esempio, nel profilo considerato nel paragrafo precedente, Controcorrente semplice ti rende 132,60 euro all’anno. Se, però, scegli un conto corrente a zero spese (lo trovi su www.altroconsumo.it/investi/risparmiare/conti-correnti) e lo abbini a Conto deposito di Findomestic (che non ha vincoli come Controcorrente) ottieni, ai tassi attuali, un guadagno netto 173 euro, circa 40 euro in più.
Le condizioni sui tassi qui riportate, comprese quelle extra-promozione di Controcorrente, sono quelle attualmente in vigore, ma possono essere cambiate unilateralmente dalle banche dando ai propri clienti un preavviso di 60 giorni.
Una promozione interessante
In tutte le considerazioni fatte, non abbiamo tenuto conto che per chi apre Controcorrente entro il 30 aprile, il tasso d’interesse, per giacenze da 20.000 euro in su, sale dallo 0,3% allo 0,5% per i primi sei mesi dell’apertura del conto. Considerato che come bollo paghi 17,1 euro per il primo semestre e non circa lo 0,1% che invece paghi sui conti di deposito, si tratta di una promozione che rende Controcorrente pacchetto “semplice”, per sei mesi, non solo migliore di molti conti deposito “liberi”, ma anche migliore di quasi tutti conti deposito vincolati per 6 mesi. Viene, però, battuto sia da Conto deposito x risparmio 6 mesi di Banca Aidexa, sia dalla promozione per nuovi clienti di Conto progetto di Banca progetto (per chi lo apre entro il 31 maggio, c’è l’esenzione dal bollo per tutto il 2022 e il tasso d’interesse è dell’1,25% annuo lordo fino al 30 giugno e poi diventa dell’1% annuo lordo). Attenzione, però, che il primo ti obbliga a tenere i soldi vincolati per 6 mesi, mentre il secondo ti permette di disporre dei soldi liberamente e senza penali, ma con un preavviso di 32 giorni. I soldi lasciati in giacenza su Controcorrente sono, invece, sempre liberamente disponibili: per questo puoi valutare di usarlo come “parcheggio”, se hai tanta liquidità, per i primi sei mesi sfruttando la promozione. Dopo, però, potrebbe non essere più così interessante (vedi le riflessioni fatte nel paragrafo Il nostro giudizio).
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