Cambiamo la strategia sui conti deposito

Scadenze conti deposito
Scadenze conti deposito
A distanza di qualche settimana dalla nostra ultima analisi torniamo a parlare di conti deposito e rendimenti offerti per adeguare la nostra strategia a una realtà in continua evoluzione.
Dall’inizio di dicembre dello scorso anno i tassi nella zona euro sono leggermente saliti sulle scadenze brevi, fino a un anno. Diversamente, invece, si sono comportati i rendimenti dei titoli con scadenze più lunghe, che in queste settimane hanno mostrato un lievissimo calo. Il grafico “Su i tassi da dicembre, ma solo sulle scadenze brevi” riassume questa situazione e mostra una curva che ha perso quella “gobba” in corrispondenza delle scadenze a 6 mesi, di cui ti avevamo parlato fino a qualche mese fa.
Dalla nostra ultima analisi, a inizio dicembre, i tassi delle obbligazioni in euro sono scesi, per lo più sulle scadenze oltre i 12 mesi e in modo contenuto. In blu i tassi attuali aggornati al 23/01/2024, la linea arancione ne mostra l’andamento il 4/12/2023.
Il grafico qui sopra è stato realizzato con i dati pubblicati dalla Banca centrale europea, vedi qui
Sintetizzando il più possibile, i rendimenti più alti si trovano ancor oggi sui titoli in scadenza a 3 mesi, e non più sulla scadenza a 6 mesi come invece era tempo fa. Questo è l’andamento dei tassi europei, più variegato è, invece, il panorama del mercato dei conti deposito italiani. Nelle ultime settimane diverse banche italiane hanno iniziato a ridurre i rendimenti offerti sui praticamente tutti i vincolati, comprese le scadenze lunghe, con una sola eccezione, quella prodotti con scadenza a 3 mesi – per questa durata temporale abbiamo rilevato invece, in controtendenza, un ritocco verso l’alto.
Le banche italiane, in pratica, tanto quanto sono state lente in passato ad aumentare i rendimenti offerti sui conti deposito, quando la Bce ha iniziato ad alzare i tassi, così si sono dimostrate invece reattive nell’abbassarli alle prime voci – fino a oggi smentite dai fatti - di un possibile taglio. Insomma, i tassi ufficiali di Eurolandia non si abbassano, ma le banche si sono “portate avanti” sul fronte dei tagli futuri, anticipando quindi la Bce, che potrebbe attuarli da aprile in avanti, sempre stando alle indiscrezioni. Se ci fai caso, ad aprile mancano oggi circa 3 mesi, che è proprio la scadenza su cui molte banche offrono oggi i rendimenti più alti sui vincolati, come per convincerti a preferire prodotti di breve durata, in modo da non doverti pagare troppo a lungo dei rendimenti che in futuro potrebbero essere fuori mercato, perché troppo alti.
Data la tendenza generalizzata che vede i tassi in discesa sui vincolati, sembrerebbe essere giunto davvero il momento di allungare le scadenze consigliate per garantirsi un rendimento che, molto probabilmente, sarà più alto di quello che verrà riconosciuto in futuro. Si potrebbe, quindi, pensare di approfittare delle eccezioni, positive per chi investe, che ancora ci sono, per assicurarsi un rendimento che, con grande probabilità, tra qualche tempo, ci potremo scordare di ottenere. Qual è il problema? Che rendimenti intorno al 5% lordo annuo vengono offerti, nella quasi totalità dei casi, su vincoli dai 60 ai 120 mesi, su prodotti senza facoltà di svincolo anticipato e che sono riservati ai correntisti. Questo significa impegnare per un periodo lungo i risparmi, senza poterli toccare in caso di bisogno e mantenendo aperto, nel frattempo, anche un conto corrente che potrebbe nel corso degli anni aumentare i propri costi. Inoltre, un vincolo così lungo, dai 5 ai 10 anni, va contro la nostra filosofia di utilizzo del conto deposito, che consideriamo sempre un salvadanaio a cui attingere in caso di emergenza.
Abbiamo, però, trovato un modo per farti approfittare dell’attuale momento di tassi alti sui vincolati, destinato probabilmente a finire a breve, senza tradire la funzione principale di utilizzo del conto deposito. Abbiamo cercato, tra i prodotti disponibili oggi sul mercato, quelli che offrono ancora un rendimento appetibile, selezionando tra quelli con scadenza non troppo lunga; abbiamo trovato il miglior match tra rendimento tra quelli che scadono tra 12 mesi. Così ti assicuri per un periodo abbastanza lungo un rendimento interessante, senza aver bloccato il denaro potenzialmente destinato alle emergenze per troppo tempo. Tra questi ti citiamo l’offerta di Banca CF+ su Conto CF+ 12 mesi non svincolabile (4,8% lordo annuo, 3,55% netto; il bollo è a carico tuo) e il vincolato a 12 mesi di Banca Aidexa, Conto deposito X risparmio vincolo a 12 mesi (4,75% lordo annuo, 3,52% netto; il bollo è a carico tuo). Per più dettagli ti consigliamo di vedere a pagina 13. La scadenza a 12 mesi si affianca oggi a quella, sempre profittevole, a 3 mesi e sostituisce quella a 6 mesi.
Sempre in tema di eccezioni ti segnaliamo anche Rendimax vincolato interessi posticipati 2 anni che ti dà oggi il 5% lordo annuo (3,7% netto) e si fa carico del bollo di legge. Non puoi svincolare in anticipo sulla scadenza, ma questo prodotto ha tutto sommato una durata ragionevole (e questa offerta rende tanto quanto quella di un vincolato a 10 anni) e un rendimento decisamente interessante se confrontato con la “concorrenza”. Se hai della liquidità da impiegare oggi in eccedenza rispetto a quanto ritieni ti possa servire per le emergenze e puoi dimenticartene per 2 anni, questo prodotto fa per te.
Ti consigliamo di concentrare almeno metà della cifra che puoi investire in liquidità in un conto deposito libero o in un conto corrente remunerato, in modo da potervi attingere in caso di emergenza. Dividi l’altra metà in parti uguali e impiegale in un vincolato scelto tra quelli consigliati a 3 e 12 mesi. Se, in questo momento, hai dei conti deposito vincolati a 6 mesi, anche se hai la possibilità di svincolare, ti consigliamo comunque di portare a termine il vincolo, per non vederti decurtati gli interessi. E il vincolato a 24 mesi? Consideralo un prodotto extra salvadanaio, come detto prima, a cui destinare un eventuale surplus di liquidità.
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