Con il 2025 pensioni più basse?

Coefficienti di trasformazione
Coefficienti di trasformazione
Nel descriverti come si calcola l'assegno mensile della tua pensione, sia pubblica sia complementare, ti avevamo parlato dei coefficienti di trasformazione. Questi coefficienti di trasformazione non sono altro che dei numeri che moltiplicano il montante che hai accumulato durante la tua vita. È una percentuale che esprime quanti euro avrai di pensione per ogni euro di montante accumulato. In questo articolo ti avevamo spiegato in maniera approfondita che cos'è il coefficiente di trasformazione e come si applica al tuo montante. Avevamo mostrato come i coefficienti di trasformazione cambiano a seconda dell'età in cui si va in pensione: tanto più bassa è l'età in cui si va in pensione; quindi, quanto più si anticipa la pensione rispetto all'età di vecchiaia, tanto minore sarà questo coefficiente di trasformazione e quindi, a parità di montante contributivo, quanto minore sarà l'assegno pensionistico. Ovviamente vale anche il viceversa.
Questi coefficienti di trasformazione non sono però fissi nel tempo: per quanto riguarda le nostre pensioni pubbliche vengono rivisti ogni due anni. Perché vengono rivisti? Perché i coefficienti di trasformazione tengono conto delle speranze di vita media in Italia. Sono quindi fondati su dati statistici che determinano in media per quanti anni lo Stato dovrebbe pagarci la pensione. Siccome queste aspettative di vita sono soggette a variazioni, anche i coefficienti trasformazione vengono adeguati.
L'Inps ha pubblicato i coefficienti di trasformazione per il 2025 e il 2026. Dato che l’aspettativa media di vita è aumentata, sono stati adeguati anche i coefficienti di trasformazione. Dovendo lo Stato pagare la pensione, in media, per un periodo di tempo superiore rispetto a quello del biennio precedente, per ogni data età sono stati abbassati i coefficienti di trasformazione. Di fatto a parità di montante contributivo e a parità di età si ottiene di meno.
In tabella trovi un confronto con i coefficienti di trasformazione dell'Inps del biennio 2023/2024 e quelli del 2025/2026. Per fare un esempio, andando in pensione a 67 anni con un montante contributivo di 340.000 € significava avere una pensione lorda annua nel 2024 del di 20.030,5 euro (divisa su 13 mensilità equivale 1.540,8 euro lordi). Con i nuovi coefficienti di trasformazione, invece, con lo stesso montante, sempre a 67 anni, si avrà una pensione lorda annua pari a 19.628 euro (1.509,8 euro mensili lordi). È una decurtazione di 402 euro lordi annui.
Abbiamo avuto modo di mostrare, più volte, come il futuro delle pensioni in Italia non è roseo (vedi qui e qui) per via della combinazione equilibrio dei conti, aumento delle aspettative di vita e sempre maggiore peso della quota di percettori di pensioni rispetto a chi versa i contributi. Quanto mostrato con i coefficienti di trasformazione deve essere un motivo, ulteriore, per chi non si preoccupa di risparmiare per la propria pensione.
I COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE | ||
Età | 2023-2024 | 2025-2026 |
57 | 4,270% | 4,204% |
58 | 4,378% | 4,308% |
59 | 4,493% | 4,419% |
60 | 4,615% | 4,536% |
61 | 4,744% | 4,661% |
62 | 4,882% | 4,795% |
63 | 5,028% | 4,936% |
64 | 5,184% | 5,088% |
65 | 5,352% | 5,250% |
66 | 5,531% | 5,423% |
67 | 5,723% | 5,608% |
68 | 5,931% | 5,808% |
69 | 6,154% | 6,024% |
70 | 6,395% | 6,258% |
71 | 6,655% | 6,510% |
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