Aumenta l'età della pensione? Ecco le contromisure

Aumento età pensionabile e soluzioni
Aumento età pensionabile e soluzioni
Nella bozza della finanziaria 2026 compare che l’età per andare in pensione aumenterà. È stato deciso per un aumento di un mese a partire dal 2027 e altri di due a partire dal 2028. In altre parole, nel 2027 si andrà in pensione di vecchiaia a 67 anni e un mese e in pensione anticipata con 42 anni e 11 mesi di contributi oltre alla finestra mobile (un anno in meno per le donne) e nel 2028 di ulteriori due mesi per cui si andrà in pensione di vecchiaia a 67 anni e tre mesi e in anticipata con 43 anni e un mese di contributi (un anno in meno per le donne). Anche il requisito per la pensione anticipata contributiva (3 anni in meno di quella di vecchiaia, aumentano).
Negli anni passati gli aumenti sono stati bloccati, in alcuni casi, trovando le risorse finanziarie, in altri casi non sono scattati perché c’è stato il periodo della pandemia, durante il quale le aspettative di vita non sono aumentate (in questo caso, visto la motivazione, viene da dire purtroppo). Non sta succedendo nulla, però, di imprevisto e di cui, oramai da molto, ti parliamo: l’età pensionabile salirà, è un evento ineludibile per una combinazione di fattori: aumento attese medie di vita, dinamica demografica sfavorevole, necessità di bilancio… Insomma, questa è la riprova di due cose. Primo. Lo scenario che si lavorerà sempre di più, ma le pensioni saranno basse, è reale, non è una visione di un gruppo di pessimisti. Secondo. Non si può più sperare che tanto arriverà qualcuno o succederà qualcosa che metterà le cose a posto ed eviterà che succeda. Non è più così.
Ci sono soluzioni? Anticipare la pensione ha il vantaggio di riuscire a guadagnare degli anni senza lavoro, ma comporta un assegno pensionistico più basso rispetto alla pensione di vecchiaia che si percepirebbe continuando a lavorare, per il combinato disposto di minori contributi versati, minore rivalutazione dei contributi e un coefficiente di trasformazione più basso. In altri termini, vediamola come una frazione: il numeratore si abbassa e il denominatore aumenta. Detta ancora più semplice? Un numero più piccolo (il nostro montante contributivo) va diviso per un numero più grande (il numero di anni che ci si attende che vivremo).
Se si vuole andare in pensione anticipata, dunque, l’assegno pubblico sarà più basso di quello della pensione di vecchiaia, che di suo è più basso dell’ultimo stipendio che si percepirà. È dunque ancora più importante integrare la pensione anticipata rispetto alla già necessaria integrazione di quella di vecchiaia. È dunque ancora più necessario – e di conseguenza utile – aderire ad un fondo pensione. Inoltre, il fondo pensione può essere usato per raggiungere i requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia.
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