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Concorrenza

Il blocco di UberPop non freni l’apertura di nuovi modelli di servizi e nuove opportunità

09 lug 2015

Occorre guardare al futuro definendo adeguate tutele e garanzie per i consumatori.


Altroconsumo prende atto della decisione del Tribunale di Milano di bloccare Uberpop. Nell’ordinanza il giudice, pur riconoscendo l’interesse dei consumatori nei confronti dei nuovi servizi, interpreta in maniera stringente l’obsoleta normativa sui taxi a sfavore dell'innovazione.

 

Le decisioni su crescita e sviluppo di nuovi modelli di business, con adeguate garanzie e tutele per gli utenti, non possono essere prese nelle aule dei tribunali ma devono passare dal Governo e dal Parlamento come già chiesto dall’Autorità dei Trasporti e dall’Antitrust.

 

Altroconsumo, intervenuta in giudizio a fianco di Uber, è da sempre schierata a favore dell’innovazione e chiede al Governo di adottare uno sharing economy act che guardi al futuro e dia risposte concrete alle nuove esigenze di tutti i settori coinvolti nel cambiamento delle regole di mercato.

 

Lo scorso 1° luglio Altroconsumo ha presentato il Manifesto per una sharing economy sostenibile e rispettosa dei diritti dei consumatori chiedendo ai soggetti firmatari di adottare strumenti di autoregolamentazione per garantire regole chiare a favore dei diritti di utenti e consumatori.

 

"I consumatori italiani vogliono vivere in un Paese che abbracci l'innovazione e che, al contempo, sia in grado di mantenere un opportuno livello di tutele e garanzie - commenta Marco Pierani, responsabile relazioni esterne - Altroconsumo si batterà perché sia riconosciuto in capo ai consumatori il sacrosanto diritto di poter beneficiare dell'innovazione tecnologica".