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Concorrenza

Roaming: più coraggio nella riforma dei prezzi all’ingrosso

26 ott 2016
Il Governo tuteli l’interesse dei cittadini e vada nella direzione della completa abolizione del roaming.

Altroconsumo è preoccupata che la proposta di regolamento della Commissione Europea, attualmente in discussione in vista della votazione del 15 dicembre prossimo, non sia abbastanza ambiziosa per la realizzazione di un mercato unico realmente competitivo. L’organizzazione indipendente di consumatori chiede a Governo e ministero dello Sviluppo economico che l’Italia si esprima con una posizione che rispecchi l’interesse dei consumatori.


Non esisterà un vero Mercato Unico Europeo delle Telecomunicazioni fino a quando non si interverrà in maniera efficace sulle tariffe di accesso all'ingrosso alle reti mobili degli operatori.
Nella proposta è previsto per il traffico dati un limite di prezzo pari a 0.85 cent/MB quando i costi reali per gli operatori di reti mobili per fornire la connettività dei dati si aggirano intorno ai 0.3 cent/MB. Allo stesso modo, per le chiamate, il limite di 4 centesimi al minuto è alto se si considera che la tariffa media di terminazione delle chiamate mobili in Europa è di 1,06 cent/min. 
Per poter beneficiare di un mercato delle comunicazioni unico, aperto ed efficiente la riduzione dovrà essere più significativa.

Un approccio da parte del Governo che, al contrario, vada verso l’aumento dei limiti tariffari all'ingrosso sarebbe inaccettabile e andrebbe a danno dei cittadini. L’organizzazione ha quindi invitato le istituzioni a promuovere la diminuzione dei limiti previsti dall’attuale proposta e a prendere in seria considerazione quanto suggerito dal BEUC, di cui Altroconsumo è membro  per la completa abolizione del roaming, a partire dalla necessità di abbassare i prezzi all’ingrosso tra gli operatori.