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Secondary ticketing Antitrust con Altroconsumo sanzione TicketOne 1 mln euro
13 apr 2017Altroconsumo lo aveva segnalato a ottobre scorso: centinaia di persone acquistando il biglietto per il concerto dei Coldplay avevano visto sparire dallo schermo la disponibilità a poter comprare l’ingresso al concerto a pochi secondi dall’apertura della messa in vendita su TicketOne, per poi vederli ricomparire a un prezzo triplicato su canali di vendita paralleli. Ora l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ritenuto Ticketone responsabile di pratica commerciale scorretta per secondary ticketing sanzionando la società per un milione di euro.
Per Ivo Tarantino, responsabile relazioni esterne Altroconsumo: “Il fenomeno è mondiale e siamo fieri che l’Antitrust italiano sia finalmente intervenuto per sanzionare un comportamento illegittimo che lucra sulle attese di migliaia di persone per ogni evento artistico di rilevanza internazionale. Come Organizzazione di utenti che si batte contro tutte le pratiche commerciali scorrette ci aspettiamo che i soggetti coinvolti nella catena di distribuzione che concretizza la possibilità di fruizione di un evento artistico per migliaia di consumatori offrano finalmente concrete garanzie di trasparenza. Continueremo a monitorare e fare pressione perché tutto il settore sia sanato”.
Altre quattro istruttorie riguardavano le modalità informative con cui i principali operatori di secondary ticketing Seatwave, Viagogo, Ticketbis e Mywayticket operano sul mercato attraverso internet. Le contestazioni si riferivano all’informazione carente o intempestiva rispetto ad elementi essenziali di cui il consumatore ha bisogno per decidere di acquistare in modo consapevole. Da una parte non precisavano adeguatamente le caratteristiche dei biglietti in vendita, non specificandone il valore e il numero di posto e fila né i diritti e le garanzie riconosciuti in caso di cancellazione dell’evento; dall’altra non chiarivano il proprio ruolo di mera intermediazione svolto sul mercato secondario. L’Autorità ha ritenuto questi operatori responsabili di pratiche commerciali scorrette e ha comminato sanzioni pari complessivamente a oltre settecentomila euro.